Dehors: per Torelli "un problema di estetica"

TERAMO – Dehors “una questione estetica”, per Ezio Torelli, oltre che una materia spinosa da disciplinare. Il consigliere comunale, in qualità di presidente dalla commissione commercio, prende posizione sulla polemica che si alimenta da alcuni giorni tra maggioranza (che vuole mettere fine al “far west dei gazebo con un piano) e opposizione ( che accusa l’esecutivo di “fare discriminazioni” tra operatori). “Sui dheors si è detto troppo e a sproposito perdendo il vero senso dell’argomento – dichiara Torelli -. Chiarito che l’intenzione dell’amministrazione è quella di dare regole certe per il posizionamento di nuovi dehoors nel centro storico , va precisate che da sempre, le amministrazioni comunali, di qualsiasi colore politico, hanno rilasciato autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico concedendo agli operatori di posizionare elementi di arredo quali fioriere, tavoli ,sedie, ombrelloni ed altro”. Il tutto, per Torelli, è avvenuto però sena linee guida precise, affidandosi al gusto e al buon senso degli esercenti. “Il risultato – dichiara Torelli – è davanti agli occhi di tutti e, in alcuni casi, è certamente poco qualificante per l’immagine complessiva del centro storico. “Il provvedimento a cui l’amministrazione sta lavorando è un vero e proprio piano regolatore dei dheoors – puntaulizza il consigliere del Pdl – che metterà fine alla libera interpretazione e darà indicazioni precise per i nuovi insediamenti e termini ben definiti per l’adeguamento di quelli già esistenti , al fine di dare una nuova immagine, certamente più consona al centro storico”. Torelli precisa inoltre come nel frattempo venga conclusa la ricognizione delle situazioni già esistenti, agli operatori dei pubblici esercizi l’amministrazione comunale ha concesso comunque la facoltà di posizionare, all’esterno della propria attività tavoli ed ombrelloni in maniera provvisoria fino alla definizione delle nuove regole. “Questo non significa ostacolare la pari opportunità agli operatori commerciali – conclude Torelli – anzi è una maggiore garanzia per tutti affinchè ci siano regole certe a cui fare riferimento”.