E' grave il carabiniere ferito per bloccare la fuga dell'assassina

TERAMO – Sono preoccupanti le condizioni dell’appuntato del Reparto operativo del comando provinciale di Teramo rimasto ferito l’altroieri a Genova, nella caserma di Forte San Giuliano, nel tentativo, riuscito, di impedire la fuga di Francisca Binicio Medina, la dominicana di 27 anni indiziata del delitto di Carmine De Luca. Il sottufficiale è ricoverato all’ospedale San Martino di Genova, ha subìto l’esplosione di una vertebra e i sanitari in queste ore stanno decidendo se sottoportlo a intervento chiirugico per ridurre gli effetti della frattura ossea. L’appuntato è letteralmente ‘volato’ dalla finestra assieme alla dominicana che era riuscita a trovare un varco nella sorveglianza dopo il fermo. Cinque metri di salto nel vuoto e atterraggio su un solaio di cemento con il peso della donna tutto sulla schiena: la prognosi parla di 40 giorni e per un pò si è anche temuto che potesse perdere l’uso delle gambe. Per fortuna questo non è stato e adesso tutto il reparto gli è vicino per aiutarlo a superare questo difficile momento. Con lui anche i superiori della caserma Porrani, dal tenente colonnello Salemme al capitano Giuliani, oggi visibilmente commosso mentre riferiva i particolari dell’incidente.

Le indagini sul delitto. I risultati del Ris di Roma non hanno lasciato dubbi. Il Dna della donna e quello delle tracce di sangue presenti sul luogo del delitto combaciano perfettamente. E’ dunque pesante l’accusa nei confronti della dominicana, fisico robusto, decisamente compatibile con l’ipotesi di forza necessaria sia per compiere il delitto che per provare poi a spostare il corpo, avvolto in una coperta. lungo i due piani dell’abitazione di Piano Grande di Torricella dove si è consumato il delitto, la sera del 19 maggio. Gli investigatori avevano preso di mira la donna già dalle ore immediatamente successive alla scoperta del cadavere, il 28 maggio. E sono riusciti, con una serie di indagini accurate e la raccolta di almeno 130 reperti scientifici sulla scena del crimine, a ricostruire rapporti e spostamenti della donna, seguita per buona parte dell’Italia:

Non ci sono complici? Francisca Binicio Medina, prostituta che contatta i clienti via web e telefono, era stata notata spesso in compagnia di Carmine De Luca. Come accadeva anche con altre giovani donne, l’uomo le accompagnava o le riceveva a casa, dove trascorrevano anche due o tre giorni in sua compagnia. Cosa sia scattato nella testa della dominicana quella sera è tutto da ricostruire. Adesso al castello di indizi e alla prova del Dna bisogna attaccare il movente. Di sicuro un problema economico, una questione di soldi, forse prestazioni non pagate. Il lavoro più complesso degli investigatori è adesso quello di chiarire se l’extracomunitaria clandestina abbia agito da sola o sia stata aiutata. Il comandante del Reparto operativo, Giuliani, lo ha escluso ma le indagini vanno avanti su questo fronte.

Scena muta. La donna non ha parlato con gli investigatori. E’ ricoverata anche lei in ospedale per la frattura di caviglia, polso e gomito sinistri. Ha un atteggiamento di chiusura e forse si rifiuterà di rispondere anche al pubblico minstero della procura di Geniova che oggi dovrebbe sentirla dopo aver tenuto contatti con il titolare delle indagini. il sostituto procuratore Davide Rosati.