Opere pubbliche, dal Consiglio l'ok al Piano triennale

TERAMO – E’ stato approvato con i soli voti della maggioranza il Piano triennale delle opere pubbliche per un importo complessivo di 163 milioni di euro. Un documento “poco realistico” per l’opposizione che ha rilevato la presenza di tanti progetti preliminari, non immediatamente cantierabili, e che si concentra soprattutto sulle manutenzioni. Ha parlato di “amministrazione commissariata” il consigliere di Rifondazione Comunista, Sandro Santacroce per il quale il piano trae le sue risorse principalmente dalla disponibilità di fondi regionali, di privati o di fondazione bancarie. “Il Comune – ha detto Santacroce con una disponibilità di appena 5 milioni di euro, riesce a malapena a coprire la manutenzione ordinaria”. “Nessun passo avanti rispetto lo scorso anno” per l’esponente del Pd, Giaguido D’Alberto, che ha rilevato le similitudini , se non la stessa programmazione, con il piano delle opere pubbliche precedente. Poco d’accordo con la “generosità” della Regione il consigliere del Pd Maurizio Verna. “Teramo non ha visto realizzare un chiodo con i fondi regionali. Gli unici soldi veri che il capoluogo ha ricevuto in 10 anni dalla Regione sono quelli stanziati per lo svincolo del Lotto Zero della Gammarana, rimasto bloccato per l’ostinazione del sindaco Brucchi a seguire un progetto impraticabile”. Accuse respinte con forza dall’assessore ai lavori Pubblici, Giorgio Di Giovangiacomo e il sindaco Maurizio Brucchi, che oppongono invece “un’amministrazione pragmatica, che ha saputo sviluppare sinergie importanti con la Regione e la Fondazione Tercas e che ha dato il via al Lotto Zero, ai lavori dell’Ipogeo, che risolverà il problema delle manutenzioni dei plessi scolastici con la realizzazione del Polo e che ha approvato in Giunta due settimane fa il progetto definitivo della Stazione di Piano d’Accio”. Una stoccata ha rivolto infine il sindaco alle opposizioni sull’introduzione dei balzelli. “Non ci sono state risparmiate accuse sugli aumenti applicati da questa amministrazione – ha detto il sindaco – eppure il vostro paladino, il sindaco Mastromauro, ci ha copiato la tassa sui passi carrabili”.