Team, Fli chiede a Brucchi figure di garanzia

TERAMO – Per il rinnovo del cda della Team il Fli chiede al Comune di offrire figure che diano le massime garanzie di estraneità da ombre o illazioni. La richiesta arriva dal coordinatore provinciale di Fli, Antonio Lattanzi, e dal vicecoordinatore di Fli, Maria Cristina Marroni intervenuti in una nota per dichiararsi “preoccupati” dall’arresto dell’avvocato Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato della Enerambiente e della Te.Am. S.p.A. fino al luglio 2010. “Se è naturale che l’inchiesta penale faccia il suo corso con riferimento alle accuse di tangenti, assunzioni clientelari e corruzioni attribuite ipoteticamente a Faggiano per attività asseritamente svolte a Napoli – si legge nel comunicato diffuso dai due – sul versante della trasparenza e del buon andamento dell’attività amministrativa della società che gestisce i rifiuti del teramano bisogna che la politica proceda immediatamente a fare la massima chiarezza. Intanto perchè la proprietà di Enerambiente, società coinvolta nell’inchiesta napoletana, è la medesima che detiene il 49% della Te.Am. S.p.A., in secondo luogo perchè i continui cambi di veste societaria del socio privato della Te.Am. non consentono una serena gestione”. Per i due esponenti di Fli restano ancora “aperte e insolute” le questioni della proroga dell’affidamento dei servizi nel 2010 (”avvenuta senza lo svolgimento di gara pubblica”) e quella del certificato antimafia riservato che la Prefettura di Teramo ha inviato al sindaco Brucchi, “nel quale si rappresentava che le Prefetture di Napoli e Venezia avevano notiziato in ordine a collegamenti esistenti tra l’attuale amministratore delegato Gavioli, il suo predecessore Faggiano ed esponenti del crimine organizzato”. “Se per tutti vale sempre il principio della presunzione di innocenza – concludono I due esponenti di Fli – per l’amministrazione comunale di Teramo questo è il momento della massima trasparenza al fine del rispetto scrupoloso della legalità”.