Trasparenza e nuove assunzioni, il Ruzzo di Strozzieri

TERAMO – Claudio Strozzieri è il nuovo “signore delle acque”. Sarà lui a guidare la società che gestisce il sistema idrico integrato in provincia di Teramo, con un Cda monocolore, tutto di centrodestra. Ecco un suo breve identikit: vive a Controguerra, è sposato (sua moglie, Stefania Nardini, è dirigente dell’Istituto scolastico superiore “Alessandrini- Marino”), padre di due figli, Andrea e Lorenzo, che hanno scelto di seguire le sue orme, studiando Giurisprudenza. Strozzieri è avvocato Cassazionista e dal 1992 al 1998 ha svolto la funzione di Magistrato onorario presso la Pretura di Nereto. Esperto in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha pubblicato articoli e studi in materia di diritto previdenziale ed assistenziale. Ha fondato la sezione di Teramo dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani di cui è attualmente il presidente. Da anni è impegnato nel mondo dell’associazionismo e dello sport.

Presidente, come sarà il “suo” Ruzzo?

Sarà un vero “Palazzo di vetro”, improntato alla massima trasparenza e al massimo rispetto della legalità. Il sistema aziendale sarà ripensato per privilegiare l’utenza, dovremo riorganizzare le risorse umane per garantire servizi migliori. Gli utili verranno reinvestiti per il potenziamento delle strutture, l’ottimizzazione dei servizi e anche per incrementare le assunzioni. Per me il ciclo idrico integrato non è solo giuridicamente pubblico, ma anche eticamente pubblico. Queste sono le linee che guideranno il mio operato, per i dettagli sulla programmazione da seguire rimando al 5 agosto, quando terrò una conferenza stampa con tutto il Cda, con cui sarò lieto di condividere le decisioni operative.

Cosa ne pensa delle polemiche che sono sorte per le nomine all’interno del Cda?

Innanzitutto vorrei dire che sono molto soddisfatto per la condivisione del mio nome tra i sindaci di centrodestra, tra cui c’è stata unanimità. Devo dire, senza nasconderlo, che sono lieto dell’ingresso dell’Udc all’interno del Cda. Per quanto riguarda l’assenza del Pd all’interno del Cda un po’ mi rammarico, perché, in un organo collegiale, è positivo avere una voce diversa che spinge al confronto, anche se, in alcuni casi, la politica cade nella logica di dare il classico “contentino” all’avversario politico per farlo stare buono. In questo senso, l’assenza del Pd ci potrà far lavorare anche meglio.

Lei ha accennato alle assunzioni, terreno spigoloso, non teme le accuse di logiche clientelari?

No, sono d’accordo con il Governatore Gianni Chiodi quando parla di mettere la meritocrazia sopra ogni cosa. Secondo me una società come il Ruzzo può, compatibilmente con le disponibilità economiche, rappresentare anche un’occasione di lavoro per i giovani: penso, ad esempio, al servizio Wi-fi Ruzzo Reti network che potrebbe essere implementato.