TERAMO – “Aiuto, mi hanno rubato l’identità”. Potrebbe sembrare un’esclamazione paradossale, se non si trattasse di una delle tipologie di frodi che più si sta espandendo, anche nella nostra provincia. A lanciare l’allarme è il Movimento di difesa del cittadino onlus, aderente all’Unione regionale consumatori, che diffonde un dato preoccupante: un teramano su tre ha subìto un furto d’identità. “Da un’ indagine che abbiamo condotto – spiega il presidente Francesco Di Antonio – è risultato che il 32% degli intervistati ha lamentato l’uso fraudolento dell’ account di posta elettronica, Messenger, "o altre web chat", o del proprio social network. Il 2% ha subito danni economici limitati a 100 euro, mentre per un intervistato su 100 i danni sono stati contenuti entro i 1000 euro”. Merito dell’abilità truffaldina di hacker più o meno esperti, ma, anche, colpa degli utenti stessi: dall’indagine, infatti, è anche emerso che il 62% degli utenti di Internet non modifica mai, a meno che non sia obbligato a farlo, le password di accesso ai servizi e-mail e home banking, mentre l’8 % lo fa a cadenza annuale. A quanto pare, un modo per difendersi da queste odiose truffe c’è. “Cambiare frequentemente le password – conclude Di Antonio – è solo una delle attenzioni da avere per tutelarsi dalle truffe. Per incrementare il livello di sicurezza è meglio utilizzare password diverse per ogni tipo di accesso. Infatti, se un malintenzionato entrasse in possesso della nostra unica password avrebbe accesso anche a tutti agli altri account. Si rischierebbe, quindi di subire non solo un danno patrimoniale ma anche il furto di identità, un tipo di frode che si sta espandendo". Consigli che andrebbero seguiti: con il furto di identità il malvivente di turno potrebbe fare acquisti rateali o richiedere finanziamenti a nostro nome.
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