TERAMO – Il contributo deliberato era un atto di vicinanza a una significativa istituzione culturale in un momento di difficoltà, ma se la Biblioteca Delfico non ha problemi, la Banca Tercas chiede scusa per aver male interpretato l’accorato appello del direttore Ponziani e la mobilitazione di tanti cittadini che hanno aderito all’appello. L’avvocato Lino Nisii, presidente della Banca Tercas, prende atto della risposta che il presidente della Provincia, Valter Catarra, ha fornito rimandando al mittente, in sostanza, il contributo di 30mila euro per la Biblioteca provincia. «Ho notizia, inoltre, dalla nota del Presidente Catarra – aggiunge il presidente Nisii – che sono in corso contatti con altre istituzioni per la creazione di una fondazione che sostenga anche economicamente l’attività della Delfico, che quindi ha bisogno di essere aiutata. Si legge, inoltre, che il primo contatto è stato stabilito naturalmente con la Fondazione Tercas, che si vuole sempre presente. Mi permetto di ricordare – è la ironica sottolineatura di Nisii – che la Fondazione Tercas trae i suoi mezzi finanziari dagli utili di sua competenza che le derivano dai bilanci della Banca Tercas. Banca e Fondazione, dunque, sono due facce della stessa medaglia. In parole povere si tratta sempre di denaro della Banca».
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