Consiglio di Ferragosto, due ore per un forte impegno sui Fas

L’AQUILA – E’ durato poco più di due ore il Consiglio regionale (nella foto) convocato nell’insolita data di Ferragosto. Sul tavolo, il difficlle problema dell’assegnazione dei fondi dei piani Par-Fas Abruzzo. Lavori aperti con puntualità alle 11 e conclusi poco dopo le 13, trascorsi in un clima di evidente vacanza estiva, con qualche schermaglia più di immagine che di sostanza, e trattative sbrigative per arrivare a una riunificazione dei tre documenti – del Pdl, del Pd e dell’Idv – da sottoporre alla valutazione e approvazione del Consiglio. Alla fine è passato quello della maggioranza di centrodestra, votato con l’assenza in aula di cinque consiglieri Pdl, tra i quali gli assessori Giuliante e Castiglione, che si sono aggiunti a quelle di Acerbo di Rifondazione, di Saia dei Comunisti Italiani e di Caporale dei Verdi. I consiglieri Pdl assenti erano Iampieri, Ricciuti e Tagliente. Stando alla "regola" l’assenza, visto che non è stata giustificata, cosetrà a ognuno un’ammenda di 400 euro. Le spese extra del Consiglio più che straordinario, dunque, saranno coperte.  Il documento approvato impegna il Governatore Chiodi a intraprendere ogni possibile azione perchè si giunga alla approvazione definitiva del piano Fas dell’Abruzzo attraverso la convocazione della prima riunione utile del Cipe, che il ministro Fitto dovrà appositamente convocare, ma comunque entro il mese di settembre. Documento forte, deciso, che va al di là delle tranquillizzanti dichiarazioni del Governatore sull’inviolabilità dell’assegnazione dei fondi alla nostra Regione. I documenti presentati non sono stati unificati in un solo testo perchè, nonostante tutti e tre impegnassero il Governatore a intervenire presso il governo centrale per ottenere l’assegnazione dei fondi, partivano ovviamente da premesse diverse. L’opposizione continua a sostenere la bocciatura della richiesta di concessione dei Fas (più di 600 milioni a cui vanno aggiunti altri circa 200 milioni di fondi propri e di compartecipazione), mentre la maggioranza assicura che i soldi arriveranno. L’opposizione sostiene che Chiodi mente e che l’intera gestione delle varie vicende legate alle richieste di finanziamenti, incentivi e sostegni all’Abruzzo, è stata sciatta e ha portato esiti disastrosi. Chiodi e la maggioranza spiegano che non è così e annunciano intanto la concessione del Fas all’Abruzzo. Al Consiglio c’erano alcuni parlamentari abruzzesi, insieme con i vertici regionali delle organizzazioni sindacali. Ma nessuno (tra Piccone, Mascitelli, Di Stanislao, Toto, Legnini, Tenaglia e Tancredi) ha raccolto l’invito del presidente Pagano a prendere la parola. La speranza, che alcuni della maggioranza nutrivano, era che i deputati e senatori, a Consiglio ufficialmente concluso con la votazione, intervenissero e trovassero un accordo per rappresentare al governo le necessità abruzzesi legate a Fas e risorse per lo sviluppo. La voglia però di consumare il ferragosto lontano dall’aula dell’assise regionale e qualche battibecco (dovuto ad alcune provocazioni del Governatore Chiodi che nell’intervento non ha mancato di ricordare all’opposizione le proprie responsabilità del passato e la voluta cattiva interpretazione della stessa vicenda Fas) ha fatto sì che i parlamentari, oltre alla presenza, null’altro abbiano concesso. Per tornare al dibattito va detto che, come ampiamente previsto, oltre ad alcune dettagliate ricostruzioni delle occasioni perse dai governi regionale e centrale (Costantini e D’Alessandro, Idv, D’Alessandro capogruppo Pd), di quelle colte (Di Matteo, Pdl), niente di nuovo si è registrato. Il presidente Chiodi, che ha comunque assicurato che il Fas abruzzese arriverà, ha voluto porre l’accento sul cambiamento culturale che va fatto e sulla sincerità che si deve agli abruzzesi nel procedere solo su strade percorribili e che portino reali benefici alla regione. Per questo (Chiodi l’ha ripetuto), è stata fatta la scelta di impiegare i fondi Fas, lungamente trattati con il Governo centrale, per la internazionalizzazione delle imprese, favorendo, di queste ultime, tutti i processi. Qualche nota. In aula assisteva ai lavori anche un gruppo di circa venti cittadini comuni. Nonostante giacca e cravatta alcuni consiglieri apparivano rassegnati alla presenza in aula e con la testa altrove. Uno dei componenti della maggioranza, per non perdere il ritmo delle vacanze, ha anche sfoderato, dall’elegante cartella griffata, un "fumetto", su cui si è concentrato per più di un’ora, sino allo scioglimento della seduta.