TERAMO – “Aboliamo le Province”. Parte da Teramo la raccolta di firme lanciata dall’Italia dei Valori per “combattere i costi della politica ed abolire gli sprechi”. Stamattina l’onorevole Augusto Di Stanislao, insieme ad altri rappresentanti locali del partito, ha annunciato l’iniziativa referendaria, che partirà da Teramo, sabato prossimo, con uno stand sotto i portici del Grand’Italia, per chiedere non solo la soppressione delle Province, ma anche il ripristino della vecchia legge elettorale, quella in cui i cittadini potevano esprimere preferenze dirette sui candidati, abrogando così la cosiddetta “legge porcellum”. Il giudizio di Di Stanislao sull’amministrazione provinciale di Teramo è durissimo: “Solo costi – ha detto Di Stanislao – e nessun beneficio per i cittadini. Valter Catarra è un presidente fantasma, se la Provincia fosse un’azienda dovrebbe essere chiusa per fallimento. Secondo noi l’Ente provinciale teramano rappresenta l’emblema dello sperpero della politica, per questo faremo partire proprio da Teramo la nostra raccolta firme per arrivare ad un referendum popolare”. Per l’Idv le Province, in generale, hanno ormai perso il loro ruolo istituzionale. “Non hanno proprio più senso, sono anacronistiche e costano ben 14 miliardi di euro l’anno”, aggiunge Di Stanislao, che bacchetta anche la Giunta regionale guidata dal Governatore Gianni Chiodi. “Il Consiglio regionale del 15 di agosto? Solo soldi sprecati. E’ stata una sagra della politica, alcuni ne hanno approfittato per fare passerella, ma di proposte concrete e attuabili se ne sono viste poche, piuttosto si è preferito lanciare un elenco troppo lungo di obiettivi che rischiano di entrare nel triste elenco delle opere incompiute”, conclude Di Stanislao.
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