La famiglia di Melania: "Niente verità, niente libertà"

TERAMO – "Prendiamo atto che giudici terzi hanno confermato l’impianto accusatorio e ritengono adeguata la
custodia cautelare in carcere. Quanto accaduto oggi può essere sintetizzato con la frase ‘niente verita’, niente libertà’". Così il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, ha commentato la decisione del Tribunale di Riesame che ha respinto l’istanza di scarcerazione di Salvatore Prolisi. Gionni si è recato alla Procura della repubblica di Teramo assieme Gennaro e Michele Rea, padre e fratello di Melania: "Abbiamo atteso il pronunciamento del Riesame – ha spiegato – per venire a ringraziare i magistrati per il lavoro che hanno svolto e che continuano a svolgere. Qualcuno aveva dato grande valenza al Tribunale del riesame, sostenendo che giudici terzi avrebbero smontato il castello accusatorio; ma chi riteneva che oggi sarebbe stato il giorno della verità e della libertà deve
prendere atto che pure un giudice terzo ritiene Salvatore Parolisi non solo responsabile dell’omicidio di Melania, ma anche in grado di inquinare le prove e commettere gravi reati, tanto che hanno confermato la misura cautelare in carcere". Sul ricorso annunciato alla Cassazione, Gionni ha detto: "C’è sempre un rinvio: prima davanti al Riesame, ora alla Cassazione. E’ un diritto sacrosanto, ma constatiamo che si va sempre a un appuntamento successivo". "E’ una decisione che avvalora sempre di più la tesi degli inquirenti, ma noi aspettiamo, restiamo alla finestra, perchè non siamo di fronte ad una condanna definitiva". Si esprime con cautela, Michele Rea, il fratello di Melania sulla decisione del Tribunale del Riesame. "Aspettiamo la chiusura delle indagini – aggiunge Michele Rea – per ora non sappiamo se Salvatore Parolisi era la persona che abbiamo conosciuto oppure no". Certo – aggiunge Michele Rea – da questa decisione del Riesame escono sconfitti i suoi
avvocati, che ne avevano annunciato la scarcerazione, come i nostri. E’ una sconfitta per tutti. Noi non dimentichiamo che lui era il marito di Melania ed il padre di Vittoria". Quanto all’affidamento della piccola Vittoria, Michele Rea ha detto di sperare che la decisione di oggi faccia compiere un passo avanti al Tribunale dei Minorenni, che deve deciderlo. "Naturalmente – ha ribadito – si tratta di un affido provvisorio, finchè la situazione non sarà chiarita".