La lunga giornata dei fratelli di Parolisi in Procura

TERAMO – Si sono concluse poco prima delle 18 le audizioni in procura, quali persone informate sui fatti, di Francesca e Rocco Parolisi, sorella e fratello di Salvatore, il caporalmaggiore dell’Esercito in carcere a Teramo perchè accusato dell’omicidio volontario della moglie Melania Rea. Rocco, agente di polizia penitenziaria in un carcere del Nord Italia, è stato sentito nel pomeriggio per oltre due ore e mezza, dopo che la sorella Francesca, casalinga di Frattamaggiore (Napoli), aveva risposto alle domande dei pubblici ministeri Davide Rosati e Greta Aloisi per oltre tre ore e mezza, dalle 11.30 di questa mattina. Secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, i parenti di Parolisi avrebbero chiarito diversi aspetti dei rapporti famigliari con il congiunto. In particolare, a Francesca, i magistrati avrebbero chiesto della frase intercettata al telefono con Salvatore, in cui quest’ultimo si riferiva alla moglie affermando che "a rimetterci era stata Melania". Con lei come con Rocco Parolisi gli inquirenti hanno approfondito anche gli aspetti del tradimento di Salvatore con la soldatessa Ludovica Perrone, se cioè la cosa fosse loro nota e semmai il fratello oggi in carcere ne avesse fatto confidenza. Entrambi i parenti di Parolisi sono apparsi provati dalla giornata trascorsa in procura, soprattutto per il caldo afoso degli uffici del Palazzo di giustizia. Non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, limitando Francesca a dire: «Speriamo che finisca presto, perchè questo è un dolore per tutti». Al termine delle deposizioni, i Parolisi, accompagnati dal padre Pasquale, si sono recati in carcere a Teramo per incontrare Salvatore, grazie a una deroga all’orario delle visite concessa della procura teramana per il prolungarsi delle audizioni. Come per Rocco e Francvesca con la magistratura da quando è scattata questa inchiesta sul delitto, anche per il padre Pasquale si è trattato del primo incontro con il minore dei suoi quattro figli da quando è detenuto in carcere.