Gatti finanzia con 2,6 milioni di euro i Laboratori del Gran Sasso

L’AQUILA – Due milioni e seicentomila euro. È questa la somma prevista dal protocollo d’intesa firmato questa mattina dall’assessore regionale alla Formazione, Paolo Gatti, e dal direttore dell’Istituto nazionale fisica di nucleare del Gran Sasso, Lucia Votano, per il finanziamento del progetto "La società della conoscenza in Abruzzo". Il progetto prevede la realizzazione di interventi di promozione della conoscenza, formazione on-line per le aziende, innovazione tecnologica, Lab_GS_Orienta, Centro di fisica astro particellare ed attività divulgative ad elevato contenuto scientifico-culturale. "L’Abruzzo che eccelle va sostenuto – ha affermato Gatti -. Soprattutto quando opera nel campo dell’innovazione. La nostra azione mira a ridare un ruolo centrale alla scuola, all’università e alla ricerca, puntando sul merito attraverso azioni concrete e non proclami vuoti, e spingendo sempre più sulla stretta connessione fra studio e fruibilità imprenditoriale della ricerca". In questi anni – ha aggiunto – ho avuto modo di verificare come si lavora qui ad Assergi e ritengo che il modello di ricerca che si realizza nei Laboratori del Gran Sasso vada valorizzato, sostenuto, replicato". "La firma del protocollo – ha spiegato il direttore Votano – è nel segno della continua collaborazione tra i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e la Regione Abruzzo. L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo di una ‘Societa’ della Conoscenza’ realizzata attraverso un legame stabile e forte tra la ricerca, l’alta formazione e il tessuto sociale e produttivo abruzzese". La competitività fondata sul sapere, insomma, attraverso la realizzazione di attività specialistiche di alta formazione e attraverso la valorizzazione delle risorse umane. La nuova strategia, finalizzata ad accrescere il rapporto relazionale con il territorio, prevede il coinvolgimento dei rappresentanti dell’economia abruzzese, in modo da rispondere alle esigenze di alta formazione provenienti dal tessuto imprenditoriale e così facendo contribuire alla crescita dell’economia regionale.