Lavoro, Ruffini: "A Teramo tanti morti, pochi occupati"

TERAMO – I consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giovanni D’Amico (Pd) chiedono di accendere i riflettori sul problema della morti bianche e alla Regione di aprire una riflessione su un triste primato che attribuisce all’Abruzzo la maglia nera. L’occasione è fornita nello giornata dello sciopero generale proosso dalla Cgil ( acui hanno aderito I due esponenti) durante il quale sono stati ricordati gli ultimi 4 morti sul lavoro. “Nel 2011 – ricordano i consiglieri – ci sono stati in Abruzzo 29 incidenti mortali con una percentuale superiore ad un terzo della media nazionale per morti con un’età inferiore ai 30 anni. Pur di lavorare i giovani abruzzesi non pretendono con determinazione il rispetto delle norme sulla sicurezza da parte dei datori di lavoro. La provincia di Teramo resta tra le più colpite in Abruzzo dimostrando così una forte incidenza di mortalità in base al numero degli occupati”. “Un problema di cui le istituzioni si devono occupare” sottolinea Ruffini che evidenzia anche problemi di organico all’interno dell’Asl. “La forte riduzione del personale Asl addetto alla prevenzione e al controllo sui luoghi di lavoro è sicuramente uno dei fattori che determina un aumento degli incidenti mortali” per gli esponenti del Pd secondo cui l’Abruzzo sarebbe carente di circa 2/3 del personale addetto alla sicurezza sui luoghi di lavoro. “Domani in Commissione Sanità presenteremo una nostra proposta per evitare che nel 2011 in Abruzzo si debba ancora rischiare la vita per andare a lavorare – annunciano in una nota I due consiglieri -. Auspichiamo che le nostre aziende sanitarie migliorino le politiche di gestione della sicurezza attraverso intese specifiche con gli imprenditori e l’Inail aumentando il numero dei controlli nei luoghi di lavoro”.