"I fondi Fas vadano ai Comuni alluvionati"

TERAMO –  I dodici sindaci dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata hanno approvato all’unanimità una delibera in cui chiedono al Governatore Gianni Chiodi di destinare una parte dei fondi Fas, 10 milioni di euro, alle emergenze dell’area vibratiana. “La vallata – spiega Alberto Pompizi, presidente dell’Unione dei Comuni vibratiani – chiede  alla Regione Abruzzo  di porre rimedio ai danni che sta procurando il Ministro Tremonti alla già gracile economia vibratiana”. Pompizi parla di “crisi profonda nel settore produttivo”, che ha creato oltre 20 mila persone disoccupate, per la maggior parte donne. I danni provocati dall’alluvione del primo marzo scorso hanno peggiorato il quadro “aggiungendo – sostiene Pompizi – un’altra pagina nera alla nostra storia economica”.I sindaci lamentano una disparità di trattamento rispetto ad altre regioni. “Mentre nel Veneto l’alluvione ha procurato bel 300 milioni di euro di risarcimenti immediati e forse neanche necessari – aggiunge Pompizi -, in questa vallata abbiamo ottenuto solo il riconoscimento dell’evento alluvionale ma non le risorse per far ripartire la zona, e neanche la nomina del Commissario per la gestione degli atti dopo l’evento”. Secondo i sindaci vibratiani la Regione dovrebbe impiegare i fondi Fas  per dare priorità alle spese di "massima urgenza" che i Comuni hanno dovuto affrontare. “Ora che i fondi Fas sono disponibili  – continua Pompizi – affrettiamoci a ripartirne una piccola parte per l’emergenza dei Comuni alluvionati, facendoli rientrare nel patto di stabilità, altrimenti al danno si aggiungerà anche la beffa: pur essendo Comuni virtuosi, cioè risparmiatori e con i conti a posto, saremo considerati dallo Stato come spendaccioni, e saremo soggetti a multe e riduzioni di trasferimenti ai bilanci del prossimo anno”. I sindaci chimono a Chiodi di intervenire prima dell’assestamento dei bilanci comunali. “Altrimenti – conclude Pompizi – saremo costretti a rinunciare al nostro ruolo sulla programmazione delle poche risorse ancora disponibili e attivarci per un’ azione determinata per ridare dignità alla nostra zona”.