In arrivo 100 mila euro per le imprese femminili

TERAMO – In arrivo 100 mila euro per le imprese in rosa. Il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Teramo ha pubblicato un bando per la concessione di contributi alle imprese guidate da donne. Le domande potranno essere presentate dal 7 novembre fino al 15 dicembre. “Siamo riusciti – spiega il presidente del Comitato Tiziana Di sante – ad ampliare il range degli interventi previsti, finanziando, per il 50% l’acquisto di beni strumentali e attività promozionali, come dépliant ma anche la partecipazione a fiere all’estero e, da quest’anno, coprendo anche il 30% delle spese effettuate per la ristrutturazione degli immobili”. L’attenzione riservata dalla Camera di commercio all’imprenditoria femminile è dovuta anche al radicamento delle attività in rosa sul nostro territorio: sono circa 9300 le imprese femminili attive in provincia di Teramo, e, anche nell’attuale periodo di crisi, sono riuscite a crescere nel complesso dell’1,8% rispetto al terzo trimestre del 2010. “La caratteristica di queste imprese – afferma Salvatore Florimbi, vice segretario della Camera di Commercio – è la dinamicità. Anche se nel teramano sono molto diffuse le imprese con pochi addetti o anche forme di autoimpiego, sono le società di capitali a crescere in maniera più consistente, oltre il 6% in più rispetto allo scorso anno”. Le imprese individuali rappresentano la fetta maggiore, coprendo oltre il 66% del totale, e, rispetto al 2010, hanno avuto una crescita dell’1,3%. “Un altro aspetto peculiare delle nostre imprese – aggiunge Giampiero Sardi, segretario generale della Camera di Commercio – è che sono diffuse anche in settori non tradizionali per le attività femminili come il manifatturiero, dove coprono il 24,5% del totale e l’agroalimentare, dove rappresentano il 34,2%, cifre molto più alte della media italiana”. In complesso, quest’anno la Camera di commercio ha stanziato 2 milioni e 700 mila euro per le imprese della provincia di Teramo, per il prossimo anno si conta di arrivare a 3 milioni. “Da gennaio – conclude Sardi – vorremmo partire con un fondo di rotazione da 1 milione e mezzo di euro a cui le imprese creditrici verso gli enti locali potranno attingere".