Pineto, respiro di sollievo dopo il caso di "Hannibal the cannibal"

TERAMO – Pineto tira un respiro di sollievo, dopo l’arresto in piena notte di Luca Michelucci, il 23enne aggressore della dipendente comunale, ribattezzato "Hannibal the cannibal" per i retroscena agghiaccianti di quale era ll suo scopo, raccontati agli investigatori dopo il fattaccio. Michelucci aveva dentro l’auto tutto l’occorrente per fare a pezzi la donna: una sega, due buste della spazzatura, fili elettrici, un fornellino e alcol, oltre al coltello e al punteruolo usati per ferire gravemente la donna. Lo ha confessato ai carabinieri: «Una voce mi diceva di ucciderla. Una qualsiasi, non proprio lei: poi l’avrei tagliata in due e ne avrei mangiato i piedi». Uno così, che dietro l’apparenza di un lavoro di operaio in fabbrica nasconde una personalità-killer, che gira in libertà rappresenta non soltanto un pericolo ma un serio motivo di terrore nella popolazione E forse per questo la comunità di Pineto ha risposto con un grande coinvolgimento nelle ricerche del fuggitivo, appena sparsa la notiia dell’aggressione nella pineta, martedì sera. Addirittura il consiglio comunale si è sciolto perchè tutti, sindaco Monticelli, giunta e consiglieri, si sono spostati subito sul posto, per dare una mano ai vigili e ai carabinieri che cercavano di acciuffare il giovane aggressore. Lo ha spiegato oggi lo stesso primo cittadino nel corso di una intervista ad Antonio D’Amore su Teleponte: «C’è stato anche chi tra noi ha inseguito un autobus pubblico perchè si diceva nei primi minuti che fosse salito lì sopra… E tutti, con le torce alla mano ci siamo spostati sull’arenile dove erano state notate tracce di scarpe pesanti. Il sospetto era che avesse sicuramente sfruttato la spiaggia e non il centro citta, per andarsene…». Quando è arrivata la notizia dell’arresto, tutti hanno tirato un respiro di sollievo. Nulla poteva far pensare ad altro: si trattava sicuramente dell’azione di un esagitato, che non aveva nessun legame di conoscenza con la sua vittima, ma aveva pescato a caso, come nella più classica delle azioni di un serial-killer, proprio alla maniera di Anthony Hopkins ne "Il silenzio degli innocenti". Lo stesso Monticelli si è detto preoccupato per la famiglia dell’arrestato, gente tranquilla e operosa e molti rispettata a Pineto, anch’essa all’oscuro del male che affliggeva il proprio congiunto. Domattina Luca Michelucci comparirà dinanzi al gip del tribunale di Teramo per la convalida dell’arresto per tentativo di omicidio. Non è escluso che il suo avvocato difensore, Antonino Orsatti, chieda una perizia psichiatrica.