Resta in carcere "Hannibal" e i medici diagnosticano una sindrome cannibalista

TERAMO – Resta in carcere Luca Michelucci, l’operaio 23enne di Pineto arrestato per tentativo di omicidio della dipendente comunale di Pineto aggredita a coltellate nella pineta storica mentre faceva footing. Dinanzi al gip Giovanni de Rensis, il giovane ha confermato di aver agito con lo scopo ben preciso di uccidere la sua vittima e di farla a pezzi per poi mangiarne i piedi. E’ per questo motivo che il suo difensore, l’avvocato Antonino Orsatti, ha chiesto il trasferimento in una struttura psichiatrica protetta, ipotizzando un grado di infermità mentale. Il pubblico ministero Irma Scordamaglia, si è limitata a chidere la custodia cautelare in carcere, non avendo al momento elementi per valutare un vizio mentale dell’indagato. Il giudice su questo richiesta specifica della difesa si è riservato di decidere. "Hannibal" come è stato ribattezzato il giovane, che ha rischiato di andare veramente vicino al compimento del suo proposito, sarebbe stato già sottoposto in carcere a una visita specifica per il profilo psicologico e i medici della struttura circondariale ne avrebbero individuato nel profilo una tendenza da "sidfrome cannibalista", che ovviamente andrà approfondita in sede di indagini. Intanto migliorano le condizioni di C.D.T., la 43enne aggredita e raggiunta da diversi colpi di coltello, dei quali due finiti a pochissima distanza dal cuore. E’ tuttora ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Mazzini di Teramo.