TERAMO – Solidarietà e un invito a continuare nel proprio lavoro è stato rivolto al gip Marina Tommolini da una delegazione di giovani aderenti a Forza Nuova e da un’altra di studenti universitari guidati dal docente Claudio Moffa, questa mattina dinanzi al tribunale di Teramo. Esponendo uno striscione con la scritta "Gip non mollare", i manifestanti hanno voluto sottolineare la propria presenza all’indomani dei gravi fatti di Martinsicuro, dove la macchina dello stesso gip teramano e di un maresciallo del reparto operativo dei carabinieri, sono state date alle fiamme. Per il docente Moffa, «è necessaria una presa di coscienza generale sull’accaduto» e chiede l’assegnazione di una «vigilanza stretta, una scorta a tutti gli effetti, al gip, la cui libertà va difesa in tutti i modi». «I cittadini democratici – ha aggiunto Moffa – devono capire che non esistono più solo la mafia, la ndrangheta e la camorra, ma anche la quarta mafia, che percepisco qui a Teramo e in molti centri minori, che opera in modo sociologicamente mafioso e dunque costituisce un potere pericoloso per questa provincia».
-
Al Mazzini nasce l’ambulatorio di riconciliazione
E’ disponibile per chi è assistito da centri fuori regione e che ha bisogno di prescrizioni... -
Ente Porto, Ferrante si dimette dalla presidenza
In una nota spiega le motivazioni dopo le recenti polemiche: “Garantire serenità alla campagna elettorale giuliese”... -
Un anno (e un grande successo) di Letture ad Alta Voce
Spegne la prima candelina il circolo locale di lettori volontari impegnati nelle Rsa, ospedali, centri anziani...