Sindacati diffidano il Comune per il maxi concorso

TERAMO – Maxi concorso per Istruttore amministrativo: Cgil e Uil diffidano il Comune. I sindacati contestano la presunta illegittima composizione della Commissione giudicatrice e chiedono di sospendere l’approvazione della graduatoria finale. L’accento è posto in particolare sulla presunta violazione dell’ articolo 35 del Decreto legislativo n 165 del 30 marzo 2011, che vieta a rappresentanti sindacali di far parte di Commissioni giudicatrici di concorsi. I sindacati parlano di “macroscopica anomalia” in quanto uno dei membri della Commissione riveste la carica sindacale di membro della Rsu al Comune. I sindacati ravvisano inoltre “una presumibile violazione dell’articolo 107, 3° comma lettera a, del testo unico degli enti locali, in quanto viene attribuita la presidenza della commissione del concorso al Segretario Generale, quindi una figura diversa da quella individuata dalla legge, ossia il Dirigente, il quale, , è stato nominato membro della stessa commissione soltanto in funzione di componente”. I sindacati mettono inoltre in guardia il Comune sulla rilevazione di questi vizi formali da parte di centinaia di concorrenti. “Questo – affermano – potrebbe generare poderosi contenziosi che, a loro volta, potrebbero comportare danni, anche di carattere patrimoniale, a carico dell’Ente, dato che, come ha stabilito il Consiglio di Stato, la verifica effettiva di un eventuale pregiudizio sofferto dal candidato può avvenire solo al momento dell’approvazione della graduatoria”. Le organizzazioni sindacali affermano anche che, probabilmente il presidente della Commissione giudicatrice era ignaro dell’incompatibilità segnalata, mentre il dirigete del settore Personale, che era componente della Commissione, doveva per forza saperlo, in quanto depositario delle relazioni sindacali. Cgil e Uil lo invitano quindi a “rimuovere il componente illegittimamente nominato e a provvedere all’eliminazione del vizio rilevato” e a valutare la possibilità di sospendere la graduatoria di merito. Anche il sindaco Maurizio Brucchi viene chiamato in causa: in sostanza anche a lui si chiede, per quanto di propria competenza, di effettuare un nuovo atto di nomina della commissione e di valutare la possibilità di ripetere le procedure concorsuali. I primi a rispondere alla diffida lanciata da Cgil e Uil sono tre esponenti del centrodestra, Franco Fracassa, presidente della Commissione bilancio; Giovannibattista Quintiliani, presidente della Commissione lavori pubblici; Ezio Torelli, presidente della Commissione affari generali. I tre non corrono in soccorso dell’amministrazione comunale, ma affermano di raccogliere con “doveroso interesse” il comunicato dei sindacati. “se quanto evidenziato risultasse fondato – dicono i consiglieri – la circostanza sarebbe grave sia per l’immagine dell’Ente che per la potenziale mole di ricorsi che i partecipanti alla prova concorsuale potrebbero azionare, con evidente danno patrimoniale a carico del Comune senza considerare le spese e le risorse già impegnate per l’espletamento delle prove”. I consiglieri aggiungono di voler approfondire velocemente la tematica, arrivando ad una “definitiva valutazione sulla correttezza del procedimento amministrativo seguito”, ribadiscono “ che eventuali errori di Dirigenti e apicali non devono e non possono gravare sui cittadini e sulle loro tasche”. I consiglieri chiedono quindi  “l’avvio immediato di una verifica interna finalizzata ad accertare la realtà dei fatti”.