Maxi concorso, per il Comune: "Tutto legittimo"

TERAMO – “Nessun dubbio sulla legittimità del maxi concorso”. Con una nota ufficiale il Comune risponde a Cgil e Uil, che avevano espresso dubbi sulla presunta illegittimità nella composizione della Commissione giudicatrice del concorso pubblico per la copertura di 3 posti di istruttore amministrativo. La graduatoria stilata quindi non verrà “congelata”, come richiesto dai sindacati. Secondo il Comune i rilievi fatti dai sindacati “suscitano particolare stupore, considerato che con essa si sollevano problemi che trovano completa risposta nell’Ordinamento legislativo nazionale e locale”.  Il Comune replica quindi punto per punto alle contestazioni fatte dai sindacati. “La presenza in Commissione di un componente che rivestiva la carica di membro della Rsu è legittima – continua la nota dell’Ente -. Il componente designato, avvocato dipendente del Comune di Teramo, è stato nominato nella sua qualità di esperto delle materie oggetto di concorso, senza alcuna relazione con la sua attività di componente della Rsu”. La nota del Comune riporta anche quanto scritto nel sito della stessa Cgil nazionale: “Chi è eletto nella RSU non è un funzionario del sindacato, ma una lavoratrice o un lavoratore che svolge un preciso ruolo: rappresenta le esigenze dei lavoratori senza con ciò diventare un sindacalista di professione…”.  Per l’Ente è “altrettanto pienamente legittima la nomina a Presidente della Commissione del Segretario Generale, in aderenza a quanto sancito dall’art. 97, lett d), del decreto legislativo 267/2000: “Il Segretario generale esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo Statuto o dai Regolamenti o conferitagli dal Sindaco …” e da quanto coerentemente disciplinato dal vigente Regolamento degli Uffici e dei Servizi”. Il Comune specifica inoltre che la scelta è ricaduta sul Segretario generale anche perché i posti messi a concorso non si riferiscono ad un unico settore e che la procedura è conforma alla norma che consente al Sindaco di attribuire al Segretario specifiche funzioni, tenuto conto, inoltre, che altri dirigenti comunali risultavano incompatibili. Infine la questione del provvedimento della nomina della commissione, che, per il Comune, è esplicitamente contemplato dallo stesso Regolamento degli Uffici e dei Servizi, “pienamente a conoscenza delle stesse organizzazioni sindacali che hanno inteso osservare il provvedimento”.