TERAMO – Entrano nelle casse del Comune di Teramo gli attesi 8 milioni di euro di Fondi Pisu stanziati dalla Regione per finanziare i progetti di riqualificazione che il Comune di Teramo ha programmato per Colleparco e Colleatterrato e che dovrebbero completarsi nel giro di tre anni. Interventi che comprendono somme anche per il completamento delle piste ciclabili e del percorso vita della Gammarana (400mila euro) e per il contratto di quartiere della Cona (529mila euro). Ma gli investimenti più significativi, realizzati anche con 5milioni di co-finanziamento da parte dei privati per un totale di 13milioni di euro, si concentrano nel rifacimento del look dei cosiddetti “quartieri dormitorio” per trasformarli in poli di attrazione. Così sarà, nelle intenzioni dell’amministrazione, per il quartiere di Colleparco dove nascerà un impianto sportivo ultramoderno a disposizione anche del polo universitaro, una piazza e una serie di collegamenti pedonali fino a un bioparco naturale che verrà realizzato nell’area Rivacciolo. Il bioparco sarà una sorta di giardino botanico destinato a ospitare le specie vegetali più significative dal punto di vista scientifico e naturalistico attraverso cui inaugurare anche una collaborazione didattica con l’università e le scuole. Una nuova piazza, una chiesa e la copertura degli impianti sportivi sono in arrivo anche per il quartiere di Colleatterrato che avrà anche una nuova scuola elementare nel quartiere di San Benedetto. I fondi destinati serviranno anche a intervenire sul miglioramento della viabilità poiché verrà finalmente realizzata la strada di accesso al nuovo istituto zooprofilattico e la fermata ferroviaria di Piano d’Accio che avrà anche una piazza e una nuova area verde. Soddisfatto il sindaco Maurizio Brucchi e gli assessori interessati dalla programmazione degli interventi, Massimo Tassoni, Rudy Di Stefano, Giorgio Di Giovangiacomo. Tutti hanno convenuto sull’importanza dello stanziamento regionale arrivato entro il 31 dicembre, circostanza che consente al Comune di rispettare il patto di stabilità, di avere “soldi freschi”, ma anche di dimostrare, per dirla con le parole del sindaco Brucchi, che “la Regione non è matrigna nei confronti di Teramo”.