Il medico Asl deceduto: «Donate ad Emergency»

TERAMO – Ha destato grande cordoglio in città la tragica scomparsa di Claudio Rastelli, il medico responsabile del poliambulatorio di Teramo della Asl. E a testimonianza di una vita trascorsa nel rispetto del giuramento della sua professione, dedicarsi alla vita altrui, c’è uno scritto lasciato a chi resta e trovato nel suo ufficio: «Niente fiori al mio funerale, piuttosto se potete donate denaro ad Emergency». La notizia del suicidio che è dilagata nel tardo pomeriggio di ieri ha sconvolto chiunque lo conoscesse, anche di vista. Era noto e apprezzato per la sua disponibilità, per la sua cortesia, e per quella sensibilità che oggi si può solo provare a intuire quanto toccata dalla depressione segnata dalla malattia. Ecco che allora assume un significato ancor più drammatico quel suo rituale prima di mettere in atto un gesto dettato dalla disperazione e dal timore che il male lo potesse portare a conseguenze ancor più inabilitanti: ha riposto con estrema precisione e ordine il suo anello, l’orologio, il cellulare e i documenti sopra al suo tavolo di lavoro, ha chiuso a chiave la porta dell’ufficio al primo piano dell’edificio Asl di Circonvallazione Ragusa e poi ha sistemato la sedia sul balconcino. Secondo quanto accertato da chi ha effettuato i rilievi, è molto probabile che il medico si sia lanciato nel vuoto poco dopo le 14, quando la moglie si è allarmata non vedendolo tornare per pranzo. Il punto in cui è caduto è nascosto da alberi e arbusti e soltanto quando è scattata una ricerca più convinta, dopo le 17.30, ci è resi conto di quanto fosse accaduto quasi 4 ore prima. Il magistrato dopo le formalità di rito ha concesso il nuilla osta alla sepoltura, dopo le esequie che verranno celebrate domattina alle 10, nella chiesa di piazza Garibaldi. Già da questa mattina presto sono state decine e decine le persone, tra colleghi, conoscenti e amici che hanno voluto dargli l’estremo saluto nell’obitorio dell’ospedale di Teramo.