Il Pd organizza un "viaggio" nella sanità abruzzese

TERAMO – Sarà un vero e proprio viaggio nella sanità abruzzese quello che gli esponenti del Pd faranno partendo proprio dalla provincia di Teramo. L’obiettivo del partito sarà quello di redigere, alla fine, un dossier sulla sanità abruzzese da presentare pubblicamente alla cittadinanza. “Un viaggio – spiega il capogruppo in Regione Camillo D’Alessandro – in cui incontreremo non solo medici e primari, ma anche e soprattutto i malati, gli infermieri che sono in prima linea, i rappresentanti dei tribunali per i diritti del malato. Abbiamo scelto di partire da Teramo perché qui si registra il più alto tasso di mobilità passiva, in particolare verso le Marche, un trend che va invertito evidenziando le criticità del sistema e trovando soluzioni che finora non si sono neanche cercate”. Per D’Alessandro, infatti, a livello regionale la sanità è stata gestita con una forma di “monarchia, nemmeno tanto illuminata, e così facendo siamo arrivati ad avere ben 160 milioni di euro di mobilità passiva”. Per gli esponenti del Pd l’iniziativa, nata per voler vedere “dal di dentro” quello che succede e come funziona realmente la sanità abruzzese, sarebbe dovuta partire dallo stesso centrodestra, che, invece, avrebbe preferito chiudere gli occhi sulle problematiche più stringenti, applicando un approccio “ragionieristico”. Per il consigliere regionale Peppino Di Luca questo atteggiamento avrebbe portato ad un aumento di tassazione verso i cittadini. “Il Piano di rientro – afferma – è costerà ben 1 miliardo di euro di tasse in più agli abruzzesi”. Il consigliere regionale Claudio Ruffini sottolinea i ritardi della Regione nella stesura del nuovo Piano sanitario. “Non andrà discusso al chiuso, in una stanza in cui sono presenti solo il commissario Gianni Chiodi  e il sub commissario Giovanna Baraldi ma dovrà essere partecipato, per riuscire a rendere più efficiente un settore che finora non lo è stato”. Ruffini attacca il manager della Asl teramana Giustino Varrassi, affermando che “non ha ancora approvato il Piano aziendale, ma nel frattempo ha emanato 13 atti amministrativi tutti per sistemare medici che sono esponenti politici o loro amici”. Anche secondo il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio il principio ispiratore delle novità introdotte dal manager non sarebbe la meritocrazia.  Questo il “calendario” degli incontri che gli esponenti del Pd organizzeranno negli ospedali del teramano, per poi passare alle altre province: il 20 gennaio saranno ad Atri, il 27 a Giulianova, il 3 febbraio a Sant’Omero, il 10 a Teramo, mentre il 17 visiteranno le strutture di medicina del territorio.