Il canone per l'occupazione del suolo? Vale anche per lo "spazio aereo"

TERAMO – E’ una sentenza destinata a fare scuola quella del Tribunale di Teramo che ha imposto ad Autostrade per l’Italia il pagamento del canone Cosap per l’occupazione dello “spazio aereo” sovrastante le strade provinciali. Una notizia inaspettata, per la società autostradale, che però porterà nelle casse dell’Ente oltre 1 milione di euro. Gli aspetti che rendono particolarmente rilevante la sentenza sono la novità e le motivazioni: in pratica il Tribunale ha ritenuto che il canone Cosap “è dovuto non in base alla limitazione o sottrazione all’uso normale o collettivo di parte del suolo, ma in relazione all’utilizzazione particolare (o eccezionale) che ne trae il singolo” e cioè in riferimento anche all’occupazione del “soprassuolo” ad opera del privato. Il canone si riferisce ai cavalcavia della A 14 e all’occupazione dello spazio sovrastante, in particolare nella strada provinciale n1, a Martinsicuro. In sostanza il Tribunale, che si è pronunciato sul primo di una lunga serie di giudizi aperti dalla società autostrade contro le richieste di pagamento avanzate dalla Provincia relative alle annualità 2007-2008, ha sancito che la società non ha diritto all’esenzione prevista per le occupazioni effettuate dallo Strati, in quanto società privata che tra l’altro, percepisce anche degli utili derivanti dal pedaggio. “Sulla base dei principi contenuti in questa sentenza, – dichiara il presidente Valzer Catarra – provvederemo ora a richiedere il pagamento nei confronti delle società concessionarie della rete autostradale per un importo complessivo, per canoni e sanzioni, di circa 370mila euro l’anno, dal 2008 e per ogni anno a venire. In questo modo contiamo di introitare, oltre ai 740mila euro già richiesti per il 2007 e 2008, oltre 1 milione e 100mila euro per il triennio 2009-2011. Questo ci consentirà di reperire nuove importanti risorse da destinare ai servizi, malgrado la crescente riduzione dei trasferimenti alle Province”.