Congresso UDC: il segretario provinciale è Dodo Di Sabatino

TERAMO -E’ Dodo Di Sabatino Martina il segretario dell’UDC provinciale. L’assemblea, che si è riunita oggi a Teramo, l’ha eletto all’unanimità. Non c’è stata, dunque, la conta delle tessere e il coodinatore, nominato da un paio d’anni tale, è diventato per acclamazione segretario. Il coordinamento provinciale aveva nelle scorse settimane trovato l’unità sui temi nazionali e locali e, chiudendo un periodo contraddistinto da confronti e spesso da contrapposizioni, è andato oggi unito alla elezione, in cui ha anche nominato vicesegretario del partito Enrico Robbuffo, presidente uscente. Eletto per acclamazione il segretario, sono stati costituiti anche la direzione provinciale (composta da 17 membri), il coordinamento (60) e nominati 64 delegati al congresso regionale e 6 a quello nazionale. Al congresso, presieduto dal deputato Pierluigi Mantini, hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere Rai Rodolfo De Laurentiis, il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il consigliere regionale Antonio Menna. Nella mozione unitaria illustrata da Di Sabatino si è ragionato, ovviamente, di Terzo Polo, indicato come attoredi forte sostegno allo sgretolamento del bipolarismo:” Non par luogo dubitare come l’avvento del terzo polo, sotto la decisiva spinta propulsiva dell’UDC, abbia avuto, quale primario effetto, quello di declaratoria di fallimento del bipolarismo puro, riuscendo nell’obiettivo di scomposizione del quadro politico nazionale residente nella seconda repubblica”, ha spiegato il segretario. Quest’ultimo ha ringraziato per gli sforzi e per l’impegno i rappresentanti sparsi tra Teramo e provincia negli enti locali, ricordando gli spazi che via via sono stati conquistati. E un incitamento, un nuovo incoraggiamento al lavoro comune e all’unità è stato così espresso:”Dobbiamo fare in modo tale che per la ricostruzione del concetto di comunità, attraverso la condivisione dei processi decisionali, si evitino i toni campanilistici di iniziative autonome, dove le capacità individuali siano messe a disposizione per la crescita sia del partito che del territorio rappresentato”.