"Vezzola distrutto dai lavori per la pista ciclabile"

TERAMO – Nuove accuse arrivano dal Wwf all’amministrazione comunale per i lavori finalizzati alla ricostruzione della pista ciclabile lungo il torrente Vezzola e che, secondo l’associazione ambientalista, starebbero causando la distruzione dell’alveo fluviale e della vegetazione lungo le sponde. Dannosa è infatti per il wwf il lavoro di canalizzazione del torrente effettuato dalle ruspe. “Per l’ennesima vota si interviene su un corso d’acqua senza alcun criterio naturalistico, o in gegneristico, visto che tali interventi si ripetono ogni due o tre anni senza alcun reale vantaggio in ordine alla messa in sicurezza delle acque. Gli unici vantaggi – si legge in una nota diffusa dall’associazione – sono evidentemente per chi progetta le opere e per chi le realizza, distruggendo un ecosistema naturale e spendendo inutilmente soldi pubblici. “Interventi come quelli che si stanno facendo in questi giorni sul Torrente Vezzola – dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia – oltre ad essere assolutamente inutili in caso di piena (anzi peggiorano la situazione perché l’acqua acquista maggiore velocità nei tratti privi di vegetazione), sono estremamente dannosi per il fiume stesso che viene privato della funzione depurativa svolta dalle piante, aumentando così il carico inquinante che arriva al mare e determina poi i noti problemi alla balneabilità”. “Desolante” definisce ancora il Wwf il parco fluviale del Vezzola: “il torrente viene devastato, le strutture presenti sono in totale abbandono e riempite di scritte, un tratto della pista ciclopedonale viene asfaltato senza alcun motivo, la sporcizia è ovunque, l’antica Fonte della Noce è oggetto di vandalismo. Possibile che noi teramani non siamo in grado di conservare nulla? Possibile che non si riesca ad ottenere dall’amministrazione comunale un minimo di cura e gestione di quel poco di patrimonio naturale rimasto in città?”