Fondi per l'alluvione: per il Pd non tutto è perduto

TERAMO – Potrebbe esserci ancora uno spiraglio per l’alluvione dello scorso marzo 2011 che ha interessato la provincia di Teramo. La soluzione potrebbe arrivare, secondo i consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca,  dalla delibera n. 80/2011 del 30.09.2011 del Cipe, che definanzia le vecchie risorse del Fas 2000-2006 e fissa i criteri e le modalità per riassegnarli alle regioni. Per la regione Abruzzo la riprogrammazione delle somme definanziate dovrebbero essere pari a circa 10,3 milioni di euro. In sostanza i due consiglieri lanciano un appello al. Governatore Gianni Chiodi, affinché metta in atto le misure necessarie per riottenere questi fondi. “Ci rivolgiamo a Chiodi” dicono Ruffini e Di Luca – affinché metta in atto tutte le iniziative possibili per recuperare queste somme residue da destinare subito all’alluvione del teramano. E’ chiaro che quei 20 milioni di euro promessi da Chiodi e dal suo Segretario Particolare non ci sono, ma di questi tempi anche la metà di quella previsione aiuterebbe molto i bilanci degli enti locali teramani che si sono esposti con somme urgenze per un totale di 12 milioni di euro ”. I consiglieri del Pd ricordano inoltre come dopo quasi un anno, l’amministrazione provinciale di Teramo ed i Comuni non abbiano visto un solo euro a ristoro delle somme già spese per i danni dell’alluvione. Finanziamenti mai arrivati anche e per effetto del decreto milleproroghe 2011 che introduceva la “tassa sulle disgrazie” ma soprattutto per l’incapacità di Chiodi e della sua Giunta. “La verità è questa – aggiungono Ruffini e Di Luca  – Chiodi e Mazzarelli hanno mentito e sono andati in giro pubblicamente a millantare finanziamenti e soluzioni per l’alluvione pur sapendo che non vi era nell’immediato nessuna, ma proprio nessuna, possibilità di ottenere quei soldi”.  I consiglieri teramani del Pd annunciano che martedì 7 febbraio, presenteranno una risoluzione in Consiglio regionale per chiedere a Chiodi di impegnarsi affinché la Regione ottenga la riprogrammazione di quei 10 milioni di euro dei Fas 2000-2006.