Il Pd:"Troppi fallimenti, la Giunta vada a casa"

TERAMO – Anche l’unione comunale del Pd interviene sul recente stop imposto dalla Prefettura di Ascoli all’iter di realizzazione del project financing del nuovo teatro. Una bocciatura, che, secondo il partito  “rappresenta il definitivo fallimento del centrodestra teramano, autodefinitosi  in questi anni addirittura un modello da imitare e che si sta rivelando  invece nella sua drammatica inefficienza e illusorietà, a suon di retromarce e scivoloni”. Per il Pd si tratta dell’ “ennesimo tonfo”, dopo la Stu e lo svincolo della Gammarana. Secondo il partito il mancato referendum sul futuro del vecchio stadio rivelerebbe la logica seguita dall’amministrazione di centrodestra, ossia quella “dell’uomo solo al comando, o al massimo con gli amici e gli amici degli amici, schiaffeggiando così la storia democratica della nostra città”. Secondo il Pd all’amministrazione rimane ora solo il progetto di recupero del Teatro romano “a cui si aggrappa disperatamente, pur non avendoci mai creduto se non dopo una conversione dell’ultima ora”. Il partito quindi ritiene che sia il momento di cambiare pagina. “Il PD di Teramo – si legge in una nota – crede che sia il momento di dire basta! E’ il momento di fermare il declino di Teramo a cui questi signori e il loro blocco di potere l’hanno consegnata. Dopo sette anni  il risultato è negativo, è necessario arrivare all’alternativa, a cui tutta la cittadinanza deve lavorare partecipando alla vita politica e sociale tenuta in scacco da chi no ha più niente da dire e fare per Teramo”.