Contro le calamità una "Lobby Abruzzo" tra parlamentari e Regione

TERAMO – Una "lobby Abruzzo tra parlamentari e Regione" che curi gli interessi regionali, soprattutto nella fase successiva all’emergenza maltempo, dato che "l’Abruzzo rappresenta un caso unico in Italia, avendo subito a distanza di pochi mesi un terremoto, la crisi economica, l’alluvione nel teramano e ora il  maltempo". E’questa la proposta del gruppo consiliare del Pd che, martedì,nella seduta del Consiglio regionale, presenterà una mozione in tal senso. "Il Governo Berlusconi ha stabilito che se si subisce un danno, magari dovuto al maltempo, bisogna pagarselo da soli, imponendo tasse ai cittadini – spiega il capogruppo del Pd,Camillo D’Alessandro -. Chiediamo che il Governo Monti esoneri l’Abruzzo da questo obbligo, perché il problema è che cosa rimarrà dopo, sotto la neve"."Sull’emergenza Chiodi, seppure parlando di cifre sottostimate – prosegue D’Alessandro -, in qualche maniera balbetta e chiede risorse per farvi fronte, ma il problema sarà dopo. I danni alle imprese, ad interi settori dell’economia e quelli alle infrastrutture e a carico dei Comuni, chi li pagherà? Rischiamo di trovarci di fronte al modello alluvione teramano di qualche mese fa, con la differenza che, stavolta, a rischiare non è solo un pezzo di provincia, ma tutto l’Abruzzo". Affiancato dai consiglieri Claudio Ruffini, Giuseppe Di Pangrazio e Marinella Sclocco, il capogruppo critica anche il "livello di impreparazione dimostrato di fronte all’emergenza. La Protezione civile – dice – in Abruzzo non c’é, si è trasformata in uno strumento che invia fax". I democratrici chiedono inoltre chiarimenti sui contratti di servizio con Trenitalia, colpevole di non aver fatto "la dovuta manutenzione sulle linee abruzzesi".