Commercio senza fiato sotto la neve

TERAMO – Nel bilancio di fine emergenza neve, che ha registrato tuttavia la generosità di tanti volontari impegnati ad arginare la fase critica, oltre alla conta dei danni subiti dagli enti locali c’è quella delle attività commerciali messe letteralmente in ginocchi proprio nel periodo propizio per recuperare fiato, quello dei saldi. La pensa così il presidente di Confesercenti Teramo, Giancarlo Da Rui, che ha raccolto la sofferenza di numerossissime attività commerciali che durante le nevicate non sono riuscite ad incassare nulla. “Ribadisco nemmeno un euro – ha dichiarato Da Rui – per diversi giorni abbiamo preferito tenere le serrande chiuse ed evitare anche di rimetterci le spese di riscaldamento e luci. Almeno così abbiamo tutelato anche quei dipendenti che avevano difficoltà a raggiungere il centro dalle frazioni”. Unici comparti che hanno invece retto bene al maltempo sono stati, per ovvie ragioni, quello del calzaturiero e di articoli sportivi. “Piumini, scarponcini e calzature da neve sono andati a ruba fino a che non sono più rimasti numeri in assortimento”. Bene ha retto anche il comparto dell’agro-alimentare secondo il Ezio Torelli, presidente della commissione Affari Generali, secondo cui qualche problema è stato registrato solo dai supermercati per via degli approvvigionamenti, soprattutto di alimenti freschi come il latte, ma in sostanza le vendite non hanno avuto ripercussioni visto che numerose famiglie hanno approfittato per ‘fare scorte’. Una batosta pesantissima dunque per l’abbigliamento, ma anche per attività di ristorazione e bar, che in alcuni casi, rispetto allo scorso anno hanno registrato l’80% in meno degli incassi. Adesso gli operatori sperano in un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. “Abbiamo chiesto una proroga per i pagamenti e un sostegno dalle banche – ha dichiarato Da Rui -. Aspettiamo che ci venga data una risposta e che ci venga concesso un po’ di fiato”.