Pdl, partono le grandi manovre e il confronto con Gatti

TERAMO – L’ordine del giorno è il congresso del Pdl dal quale uscirà la nuova ossatura del partito in provincia di Teramo. Così Paolo Gatti, assessore regionale al Lavoro, prepara il terreno del confronto politico interno al Pdl chiamando a raccolta il suo "esercito", quello che aderisce all’associazione "Futuro In", riunito ieri sera a Torricella Sicura. Quali sono le poste in gioco? Ovviamente, intanto, trovare un ruolo per l’anima "gattiana" nel nuovo assetto che sembra "mirato" alla poltrona del vicecoordinatore: da una parte c’è Giandonato Morra, che da assessore non può ricandidarsi a questo ruolo (come prevede il nuovo statuto emanato dal segretario Pdl, Angelino Alfano) e che vorrebbe in quel posto un suo "delfino", dall’altra Gatti, forte di 4mila tessere, che ritene il congresso occasione di rinnovamento. "Futuro In è nato nel 2008 ed era composto da pochi amministratori e tanti uomini della socetà civile – ha dichiarato l’assessore teramano -. Adesso gli amministratori che sono espressione di questo gruppo, sono cresciuti e io ho il dovere di dare rappresentanza al loro lavoro. Trovo inaccettabile la chiusura sul ruolo di vice-coordinatore". Certo il congresso, fissato al 4 marzo, è la scadenza più immediata ma è solo il preludio alle elezioni politiche dove le poste in gioco si appesantiscono e si fanno "serie". Così è ad esempio, per la presidenza Tercas: l’assessore Gatti smentisce però di aver già intavolato "trattative" in merito con il senatore Tancredi, durante una recente vacanza trascorsa insieme: "Abbiamo parlato molto più di Juventus che della Tercas – scherza Paolo Gatti – . Distinguiamo le cose serie da quello che non lo sono. La Tercas non è questione di partito, è questione che tocca la politica ma non è cosa che riguarda il congresso del Pdl. I piani istituzionali vanno tenuti separati e questo è uno dei contenuti della mozione che presenteremo al congresso se non ci arriveremo con una unica". La politica però si muove ed è freschissima la notizia che dalla segreteria di Bersani sia arrivato l’ok a corteggiare l’assessore regionale al Lavoro: Gatti sente di avere una finestra privilegiata per decidere le proprie alleanze che siano Pd, Terzo Polo o lo stesso Pdl? "Io sto dove sono sempre stato – chiarisce subito -. Cerco di fare bene seguendo quei principi liberali che animano la mia azione politica che è fatta di confronto e di superamento degli steccati. Basti pensare all’attuale governo Monti appoggiato da partiti di diverse ispirazione. Ma voglio dire a chiare lettere che nessuno mi ha proposto nulla. E poi è prematuro visto che l’Udc non ci sarà più e il Terzo Polo sembra configurarsi come una fase di transizione. Gli stessi Pd e Pdl non si sa se ci saranno più da qui a sei mesi. Faccio l’assessore a tempo pieno, è la cosa migliore da fare perchè è necessario per i diecimila elettori che mi hanno dato fiducia e che non vanno traditi". Tagliente ha sollecitato al Governatore di aprire una fase di verifica di Giunta. Si trova d’accordo con questa esigenza? "Tagliente è persona di esperienza, le sue parole vanno valutate e ascoltate. Non amo parlare di ‘verifiche’, ma una riflessione non fa male".