La "rivoluzione Pilla" conquista la Tercas

TERAMO – In soli 23 giorni il nuovo direttore della Tercas, Dario Pilla, ha varato il suo piano organizzativo, firmando una vera e propria rivoluzione, che può definirsi epocale. E quel suo citare “in discontinuità" rispetto al passato, conferma l’intenzione del management dell’istituto bancario di corso San Giorgio di dare un taglio netto con l’era Di Matteo, segnata da successi ma anche da altrettante vicissitudini. Pilla introduce in Tercas il modello divisionale, crea una "filiera corta" tra direttore generale e direttore di filiale, puntando a servizi più snelli e a un contatto più diretto e semplificato con la clientela, con una struttura dove la comunicazione interna avverrà via mail e Blackberry. Nascono 4 direzioni di mercato (Nord, Est, Sud e Teramo) con autonomia gerarchica su filiali e tassi, vera interfaccia tra il vertice e i vecchi "reggenti" che adesso diventano a tutti gli effetti direttori: «Saranno loro i direttori generali sul territorio – ha spiegato Pilla -». La nuova Tercas ragionerà in termini di politica industriale stretta, attenta a costi e ricavi, con una maggiore valutazione «sul capital budget, con rapporti non più semestrali al Cda ma ogni tre mesi, con occhio attento alle dinamiche che costituiscono valore – ha sottolineato il direttore generale -». Accanto alle direzioni di mercato ecco le nuove direzioni di divisione: rischi, servizi operativi, crediti, commerciale, finanza, risorse umane e organizzazione. Un nuovo controllo di gestione ma soprattutto una task force «per gestire al meglio le attività di recupero degli attivi e dei pro-attivi», vengono ad affiancare un nuovo modello di filiali. Pilla ridisegna la dimensione più importante, quella che definisce lo scheletro della banca del territorio, con 5 nuove filiali: dalla ‘full’, con oltre 100 milioni di euro di massa amministratata, alla ‘base’ definita il baluardo territoriale, passando attraverso le taglie grande, media e piccola, a seconda della sua strutturazione in servizi e personale. Tutto questo, facendo ricorso al personale Tercas: «In questo piano – ha detto il direttore geneale Tercas – abbiamo modulato le attività di ‘best practice’ del settore alle caratteristiche ed esigenze del nostro gruppo e del territorio della banca. Sarà una banca più veloce e semplice, dove funzionerà la tracciabilità dei tempi di risposta al credito per una maggiore efficacia del servizio».