TERAMO – Sta facendo discutere, nel quartiere di Colleatterrato, la soppressione improvvisa della fermata della linea 1 del servizio di trasporto pubblico urbano, nei pressi della rotatoria. La decisione organizzativa adottata dalla società che gestisce il servizio, la Staur del gruppo Baltour, tocca un nervo scoperto di una zona che fa grande affidamento sul servizio pubblico. La segnalazione di un nostro lettore, fa infatti riferimento alle battaglie che alla fine degli anni ’70, i cittadini teramani della zona ingaggiarono con l’allora Int (Istituto nazionale trasporti) che gestiva i bus del trasporto pubblico, affinchè le corse della linea per Villa Pavone deviasssero verso questo popoloso quartiere a quei tempi in grande espansione. Fu una mano santa la decisione di istituire un capolinea anche a Colleatterrato, che evitò ai primi residenti un chilometro a piedi verso la più vicina fermata. «Oggi sembra di vivere una situazione simile – fanno sapere i residenti -. Per la decisione presa da chissà chi si è venuto a creare disagio agli studenti a ed ai moltissimi anziani che quotidianamente usano questo servizio, che si aggiunge a quello provocato dalla soppressione di tutte le corse dei giorni festivi». La palla passa al Comune, che dovrebbe convocare un incontro con il gestore del servizio per capire quali strategie e motivazioni abbiano indotto alla soppressione della fermata.
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