Edilizia in crisi, occupazione in calo del -7%

TERAMO – Il settore dell’edilizia, nel secondo semestre 2011, registra in Abruzzo una flessione sotto tutti i punti di vista rispetto allo stesso periodo dell’anno  scorso: la produzione scende del 4,8%, il fatturato dello 0,6%,
le commesse del 3,4% e l’occupazione del 7%. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale sul settore delle costruzioni condotta dal Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali) su 138 imprese.Dall’indagine emerge che i dati su base annuale restano negativi, nonostante la lieve ripresa che ha caratterizzato il periodo preso in considerazione: produzione +5,8%, fatturato +7,7% e commesse +5,4%. Solo l’occupazione registra percentuali negative a livello sia semestrale (-0,6%) sia annuale (-7%). Male anche l’occupazione straniera su entrambi gli orizzonti temporali (rispettivamente -14,5% e -15,2%). Tutte le tipologie di costo, come quelle relative alle materie prime, all’energia e alla manodopera, hanno fatto registrare incrementi. Le previsioni per i prossimi sei mesi, rileva il Cresa, sono negative per produzione, commesse e fatturato e in peggioramento rispetto al primo semestre 2011. Solo i costi di produzione vengono stimati in aumento. A soffrire, secondo lo studio, sono soprattutto le piccole imprese (6-9 addetti): il fatturato scende del 9,5% nonostante una ripresa semestrale pari al 2,1%, e l’occupazione cala del 10% (nel semestre +3,2%). Situazione migliore per le grandi imprese (quelle con oltre 50 dipendenti), che fanno registrare andamenti positivi (produzione +15,5%, fatturato +9,2%, commesse +8,2%). Anche in questo caso, però, l’occupazione è in calo (-5% su base semestrale, -3,4% su base annuale). Solo l’occupazione straniera cresce del 2,8% nel lungo periodo. Per quanto riguarda il futuro, le aspettative sono pessimistiche per piccole e medie imprese, soprattutto in relazione all’aumento di tutte le tipologie di costo. Positive, invece, quelle delle grandi aziende, per produzione, commesse e fatturato.