Varrassi: “Cardiochirurgia, la nostra risposta a chi è in malafede"

TERAMO – Il risultato ottenuto a livello nazionale dal reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Mazzini non è soltanto un dato di fatto che sotto il profilo sanitario conferma l’eccellenza teramana ma anche “la risposta concreta e operativa alle accuse strumentali mosse ai nostri servizi sanitari". Lo afferma il direttore generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi, commentando il primato nazionale della cardiochirurgia, che registra la più bassa mortalità di pazienti che subiscono l’impianto di by-pass aorto-coronarici: "Accuse che, seppur pretestuose – afferma Varrassi -, creano disorientamento nella popolazione, a discapito del diritto a cura e guarigione. La Cardiochirurgia – oggi diretta dal dottor Alessandro Mazzola, con una media che supera i 500 interventi l’anno (nel 2011 sono stati 515) – anche in questo senso, costituisce uno dei baluardi irrinunciabili. L’offerta infatti, sorretta da un’ottima casistica con parametri elevati, da una reputazione quarantennale nazionale e internazionale, dal riscontro della cura relazionale dei pazienti, è ampia e in più casi esclusiva". A conferma di questo, un esempio: oltre a tutta la chirurgia dell’adulto (sostituzione di valvole, by-pass, tutta la cura degli aneurismi dell’aorta), l’Unità operativa complessa brilla con la cardiochirurgia mininvasiva per la sostituzione valvolare (nessuna apertura dello sterno ma solo un unico piccolo taglio tra due coste). “La capacità di lavorare in equipe – aggiunge il direttore generale della Asl – è ovviamente una delle caratteristiche più importanti per un settore tanto delicato e nello specifico i risultati ottenuti dalla Cardiochirurgia teramana beneficiano anche dalla grande collaborazione con tutti i cardiologi del Mazzini, in particolare con gli Emodinamisti. E’ infatti con loro che il gruppo di lavoro del dottor Mazzola affronta anche la sostituzione della valvola aortica per via femorale (su pazienti che non possono essere sottoposti a intervento tradizionale) e, sempre per via femorale, la riparazione di difetti tra atri o ventricoli, per il ripristino della corretta funzione del cuore". Varrassi non ha dubbi: “Mi sembra siano sufficienti, queste poche descrizioni dell’attività e soprattutto dell’approccio al malato e alla sua cura – dice ancora – per esprimere la soddisfazione nei confronti della Cardiochirurgia di Teramo, settore tra le eccellenza che indichiamo ad esempio e adottiamo come risposta a chi in buona fede ci pone domande e a chi, in mala fede, si dà altre risposte".