Errori negli atti, la Di Pasquale: "E a pagare sono i teramani"

TERAMO – “Nonostante il Comune di Teramo paghi stipendi d’oro ai suoi dirigenti e distribuisce cospicui incentivi e premi, non riesce a fare corretti consigli comunali con spreco  di costi visto le duplicazioni delle sedute consiliari”. A prendere posizione dopo il ritiro della delibera sull’housing sociale e lo slittamento del regolamento sui dehors a causa di problemi formali riscontrati nella documentazione prodotta è il consigliere d’opposizione Manola Di Pasquale che punta l’attenzione sull’esercizio democratico del ruolo di opposizione e sugli interessi lesi dei cittadini. “Oggi – spiega la Di Pasquale – il Consiglio non ha potuto deliberare gli argomenti più importanti per evidenti errori negli atti amministrativi. La maggioranza ha ritirato il protocollo sull’housing sociale perché non era stato allegato un documento per cui l’atto sarebbe stato illegittimo: “non si può essere così disattenti su progetti di grande valore economico. Nuovi errori sono stati commessi dagli uffici sul regolamento per i dehors che hanno depositato un vecchio regolamento e non quello che si doveva discutere in Consiglio.” “Per riparare all’errore – spiega la Di Pasquale – l’amministrazione ha pensato bene di emendare l’atto, cioè sostituire integralmente il regolamento sbagliato con quello che invece doveva essere approvato, oltretutto diverso da quello discusso in commissione. E la minoranza di cosa poteva discutere in consiglio ? Come poteva esaminare un atto complesso in pochi minuti? Come poteva esercitare la funzione democratica e di controllo?. I teramani – prosegue la Di Pasquale – pagano molte tasse e meritano altro;  chiedere la competenza e la precisione alla macchina amministrativa è doverosa. I consiglio comunali hanno un costo, così come i dipendenti del Comune, e la cattiva gestione dei procedimenti amministrativi lede inesorabilmente gli interessi del cittadino e delle famiglie teramane”