Morosini: si fa strada l'ipotesi del difetto genetico

PESCARA – L’autopsia non ha chiarito o, meglio, non ha trovato evidenze macroscopiche di una causa certa per la morte in campo di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno, che ha perso la vita durante il match allo stadio di Pescara, sabato. Non è stato un aneurisma, tantomeno un infarto a uccidere il giocatore 25enne amaranto. Saranno necessari approfondimenti mentre si fa strada l’ipotesi di un difetto genetico. Tutto ciò è stato confermato dal medico legale Cristian D’Ovidio che ha effettuato l’autopsia, durata oltre 5 ore. Con lui ha assistito all’esame anche il perito tossicologico Simona Martello della Cattolica di Roma, nominata come D’Ovidio
dal pm titolare delle indagini, Valentina D’Agostino. La presenza della tossicologa è stata spiegata chiaramente dal procuratore aggiunto di Pescara Cristina Todeschini: "Il tossicologo ci deve essere perchè siamo nello sport…’. "Ora sono necessari ulteriori approfondimenti anche di carattere tossicologico", ha successivamente confermato D’Ovidio. L’ipotesi principale è quella che sia insorta una  fibrillazione ventricolare del cuore che avrebbe di fatto impedito la normale la funzione di pompa per poi arrivare all’arresto cardiaco. Tale aritmia potrebbe essere stata determinata appunto da un’anomalia di origine genetica. Tra l’altro, non sfugge all’attenzione dei medici una storia di familiarità per le malattie di cuore: il padre del giocatore sarebbe morto per una malattia cardiaca. Secondo gli esperti sono molte le malattie che riguardano la conduzione cardiaca alcune delle quali legate a difetti genetici (gli esperti le chiamano canalopatie, sindrome del Qt lungo e breve, Wolf Parkinson White, sindrome di Brugada). I successivi esami del Dna che dovrebbero essere effettuati
all’università Cattolica di Roma, potrebbero mettere inoltre in evidenza se l’arresto cardiaco era o non era riattivabile. Non è escluso che le successive indagini si interroghino ancora sulla tempestività dei soccorsi e sull’uso del defibrillatore. La salma di Morosini intanto stasera ha ricevuto il nullaosta da parte della Procura di Pescara per essere riconsegnata alla famiglia. Domani mattina partirà alla volta di Livorno dove verrà salutata dai tifosi amaranto con un giro di campo allo stadio Picchi e una sosta sotto la curva nord, e successivamente
proseguirà il suo cammino per Bergamo: i funerali sono previsti per giovedì mattina.