Progetto Sos, quando manca la cultura del soccorso

TERAMO – Sabato scorso mentre il povero Piermario Morosini moriva sul manto erboso dello stadio Cornacchia di Pescara, un calciatore amatoriale di 46 anni subiva un arresto cardiaco su un campetto alla periferia di Piacenza: è stato salvato perchè è stato subito utilizzato il defibrillatore semiautomatico. Adesso è ricoverato in terapia intensiva in ospedale, ma vivrà. E’ stato fortunato perchè vive in un città e in una provincia in cui la cultura del soccorso è un credo irrinunciabile. Non a caso Piacenza è la prima città italiana ed europea dove 13 anni fa è stato lanciato il "Progetto Vita", che ha diffuso tra i cittadini il defibrillatore, sistemandolo in luoghi pubblici, esercizi pubblici, farmacie, centri commerciali: in 13 anni hanno salvato 80 vite umane. Da allora molte città europee e italiane, tra le quali Teramo, hanno tentato di importare questa iniziativa. Il ‘Progetto Vita’ è datato anche a Teramo ma non ha avuto la fortuna che gli ha riservato Piacenza e la sua comunità. Ciononostante, l’equipe del dottor Giancarlo Speca, che fa capo alla Croce Bianca, continua nel suo impegno per diffondere la cultura del soccorso e di far sì che ognuno di noi, anche se non esperto e medico o infermiere, possa diventare fondamentale nell’usare l’apparecchiatura se solo fosse disponibile e a portata di mano. A fine giugno l’assessore alle manifestazioni del comune di Teramo, Guido Campana, ha tentato una lodevole iniziativa: dotare ogni palestra (i luoghi più a rischio) e la società sportive teramane di un apparecchio del genere, fondamentale dove si fa sport. Alla riunione, nel museo archeologico, partecipò un discreto numero di sportivi, ma solo un titolare di palestra. I presupposti sembrarono buoni: il dottor Speca mise a disposizione la sua professionalità per dei corsi sull’utilizzo del defibrillatore, i dirigenti sportivi si dissero disposti ad acquistarlo e a partecipazione ala formazione. Ad oggi una sola società sportiva e una sola palestra, hanno il defibrillatore; la lettera d’invito al corso, con la richiesta di una piccola quota di partecipazione da versare, l’assessore Campana l’ha spedita a fine gennaio: hanno aderito soltanto in tre…