La polemica tra Asl e Ordine degli Ingegneri si fa dura

TERAMO – E’ polemica aperta tra il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Alfonso Marcozzi, e il direttore generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi. Il primo, nel condannare le scelte della Asl di fare ricorso a docenti dell’Università dell’Aquila per lavori della Asl (ma per Varrassi il ricorso a quelle professionalità è per la composizione di Commissioni giudicatrici di bandi di gara, non per realizzazioni), ha usato espressioni forti sul direttore generale. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa e le valutazioni sulla persona Varrassi , non sulla di lui attività, hanno scatenato la reazione dello stesso Varrassi. In una nota respinge le accuse e garantisce sulle decisioni amministrative assunte e poi entra anche lui nell’aspetto più squisitamente personale. “…onde prevenire che si possa pensare che la mia presenza alla Direzione Generale della AUSL di Teramo autorizzi qualcuno ad offendermi, vorrei rispondere agli apprezzamenti (certo non istituzionali) riportati da certa stampa, fatti sulla mia persona da parte di individui che, come dicevo, non ho neanche la ventura di conoscere. Lo farò semplicemente, ricordando un antico proverbio Inglese: “Lords discuss on issues, servants chat on absent people (I Signori discutono delle cose, la servitù spettegola sulle persone in loro assenza)”. Certo da Presidenti di Ordini Professionali, ai quali afferisco professionisti di altissima qualità, ci si aspetterebbe una serena e costruttiva discussione istituzionale su tematiche di comune interesse, piuttosto che inutili ed offensivi giudizi tranchant su persone che non si conoscono”. Per tornare all’attività della Asl, nella nota si spiega che l’accordo con L’Aquila “non inficia assolutamente la possibilità che l’Azienda continui ad utilizzare per tale scopo anche gli ottimi professionisti di Teramo, mirando ad una scelta di qualità e non ad una sterile difesa campanilistica. Fra l’altro, si ribadisce che la AUSL di Teramo ha simultaneamente chiesto la disponibilità di ogni figura tecnica dipendente da Ente pubblico, come previsto per legge”.