TERAMO – Anche la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere decisa dal gip Marina Tommolini nei confronti dei due imprenditori teramani Maurizio Di Pietro e Guido Curti accusati della bancarotta di alcune società a loro riconducibili. I giudici della quinta sezione penale della Suprema Corte hanno infati rigettato, ribaltando in un certo senso tutte le proprie recenti pronunce sul punto – come sottolineato dal legale Cataldo Mariano -, confermando dunque quanto sentenziato dai giudici del tribunale del riesame nello scorso mese di febbraio che avevano confermato il disposto del gip Tommolini con cui Di Pietro e Curti erano stati arrestati il 27 gennaio. Dunque si rafforza l’idea che il destino processuale dei due imprenditori è avviato verso il giudizio immediato per la cui richiesta i tempi prevedono al massimo altri tre mesi.
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