Incassavano "Gratta e vinci" già pagati recuperati tra i rifiuti

SANT’EGIDIO – Frugavano nei cassonetti dell’immondizia cercando, e trovando in molti casi, cartelle del "Gratta e vinci" buttate dalle ricevitorie e non distrutte: molte di esse, infatti, era vincenti, di somme minime ma erano pur sempre utili al caso. Anzi erano meglio, perchè i biglietti vincenti da 5 e 10 euro passavano più inosservati quando li presentavano all’incasso, soprattutto in una ricevitoria dove ci fosse tanta gente e il titolare non verificasse l’eventuale già avvenuto pagamento. D’altronde chi potrebbe sospettare che quel tagliando portato all’incasso non è stato distrutto e che qualcuno ‘lavora’ per recuperarli nell’immondizia? Tre persone di Nereto, due fidanzati ventenni e un loro amico, lo hanno fatto. Hanno recuperato i tagliandi, hanno separato quelli con vincite e di basso importo e poi hanno cambiato città, per recarsi in un bar di Sant’Egidio dove hanno chiesto e ottenuto il pagamento. Ci sono riusciti una volta ma invece di cambiare ancora centro cittadino o ricevitoria, hanno commesso l’errore di riprovarci nello stesso posto, forse credendo che il titolare fosse tanto sprovveduto di non essersi accorto ancora dell’inghippo. Stavolta il barista, memore del primo bluff costato caro, ha prima verificato alla macchinetta semmai si trattasse di un "gratta e vinci" riciclato: e ha scoperto che ci avevano provato ancora. Ha chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Sant’Egidio, che hanno identificato gli autori della truffa che nel frattempo si erano dileguati. I tre sono stati denunciati per concorso in truffa; le indagini continuano per verificafre se ci sono altri casi e se gli stessi tre abbiano truffato altre ricevitorie.