Artoni: la stessa banca nel dopo-Tancredi

TERAMO – L’onorevole Antonio Tancredi avrebbe oggi compiuto ottant’anni. E’ per questo, a testimonianza dell’affetto che gli riserva e per dare forti segnali di continuità con il passato, che il neo presidente della banca di Teramo, Cristiano Artoni ha voluto presentarsi pubblicamente alla stampa nel giorno del suo compleanno. “Nessuno potrà mai sostituire Antonio Tancredi, ma mi ripropongo di operare nella solco da lui tracciato. E’ necessario farlo, sia dal punto di vista operativo, ma anche morale. La Banca andrà avanti – è tornato a ribadire Artoni – continuerà ad assistere i 4mila soci, gli impieghi, le attività culturali avviate, in sintesi resterà la banca tranquilla che conosciamo e che tiene i soldi nel territorio”. Artoni è poi tornato sulle passività frutto delle cartolarizzazioni dell’ultimo bilancio. “Se una bamca non è forte non può fare operazioni di questo tipo – ha detto il presidente – noi abbiamo ceduto delle sofferenze che ci trascinavamo da alcuni anni e questo ha comportato una perdita tecnica, ma che ha irrobustito la banca. Tra l’altro adesso anche le altre banche si apprestano a fare altrettante operazioni di cartolarizzazione, noi l’abbiamo fatto in tempi non sospetti ottenendo condizioni di mercato favorevolissime”. E i dati del primo trimestre sembrano già confortare queste dichiarazioni visto che il presidente parla di una discreta positività e si prefigura un ritorno in attivo già a partire dal secondo trimestre. Si sente Cristiano Artoni un presidente di transizione, un "traghettatore" com’ è stato definito, oppure incarna un progettualità più lunga? “Non amo pensare di essere il presidente di pochi mesi (il suo mandato scadrà nella primavera del 2013, ndr), ma nemmeno vado più in là. Ho un’ottica diversa: penso adesso di fare solo il mio lavoro in quella che ritengo la mia famiglia. Ci sono state idee diverse in Cda, è normale, ma ci siamo ricompattati. Adesso penso a fare il presidente”. A salutare il neo presidente davanti alla stampa c’erano presenti il direttore Roberto Profeta e Marco, il figlio dell’onorevole Antonio Tancredi che ha formulato il suo in bocca al lupo certo che l’imprenditore di successo Crisitiano Artoni saprà ben operare anche alla guida “dell’impresa- banca”.