Il centrosinistra: «Imu alle stelle, ecco come abbatterla di un terzo»

TERAMO – Imu: il centrosinistra chiede un abbattimento di un terzo del valore degli immobili. La minoranza ha annunciato che presenterà un ordine del giorno all’interno del prossimo Question time del 14 giugno, chiedendo al presidente del Consiglio comunale, Angelo Puglia, ed ai capigruppo di maggioranza di accettare la proposta, che rappresenta di fatto uno strappo alla regola. «Si tratta – spiega il capogruppo del Pd  Giovanni Cavallari – di un ordine del giorno che chiede di impegnare la Giunta comunale a diminuire di un terzo i valori delle singole aree soggette ad Imu, rendendole più vicine ai valori di mercato, rispetto a quelli indicati nella delibera commissariale del 5 giugno 2009, e a definire i nuovi valori coinvolgendo anche gli ordini professionali e l’Agenzia del territorio , entro e non oltre il primo dicembre, in modo da permettere così la compensazione rispetto al pagamento effettuato con la prima rata». Per il centrosinistra l’amministrazione non starebbe seguendo una strategia politica, agendo solo in modo “ragionieristico”. «A fronte di 5,6 milioni di euro di tagli statali – aggiunge Cavallari – hanno applicato tagli alla spesa per 950 mila euro, e 4,5 milioni li hanno ottenuti dall’aumento dell’Imu. Sarebbe stato più logico partire da tagli strutturali e poi pensare all’Imu». Cavallari chiede anche quale sia la reale entità delle detrazioni previste. «Si parla di over 65 con meno di 15 mila euro e di coppie giovani con un mutuo sulla prima casa – afferma – vorrei sapere quante sono realmente le persone che beneficeranno di questo provvedimento». Per Manola Di Pasquale (Pd) il sindaco Maurizio Brucchi «butta fumo negli occhi dei cittadini: prima aumenta tutte le tasse locali, e poi, per fare scena, parla di riduzioni del 5% della Tia e di detrazioni sull’Imu, dica piuttosto quale strategia intende seguire e la smetta con gli editti demagogici». Maurizio Verna (Pd) punta l’attenzione sulla mancata retrocessione delle aree edificabili. «Avevano promesso che se ne sarebbero occupati – afferma – invece anche i cittadini che hanno fatto domanda nel 2011 dovranno pagare l’Imu per i primi 4 mesi del 2012». Anche Idv, Rifondazione comunista e Città di virtù condividono la posizione del Pd.