Aiardi, Brucchi: "L'esempio e la sua determinazione la nostra eredità"

TERAMO – Il saluto ai familiari e una nota di cordoglio a nome della città di Teramo ha inviato il sindaco Maurizio Brucchi per la scomparsa dell’onorevole Alberto Aiardi, “un uomo dalla competenza e dall’esperienza riverberatesi in altissimo spessore politico e culturale”. “La passione per lo studio e la conoscenza con cui l’On. Aiardi ha animato l’intera sua vita –ha dichiato il sindaco Brucchi – si sono coniugate con un profilo politico dal quale è emersa una indiscussa attenzione per il territorio. La grande e irripetibile esperienza della Democrazia Cristina, per mezzo della quale la nostra città si è sviluppata e proiettata verso un benessere diffuso goduto per decenni, ha visto in Alberto Aiardi un protagonista. E la sua conoscenza dei processi economici, delle sfumature politiche, delle dimensioni sociali e culturali, lo hanno posto in primo piano nella riflessione che su tali tematiche si è sviluppata nel Paese. Aiardi si è contraddistinto nelle aule parlamentari per la sua autorevolezza, per la non comune conoscenza di norme e procedimenti, per la costante e disinteressata disponibilità. Scompare un altro protagonista della storia politica degli ultimi decenni, lasciando in tutti noi una eredità che si sostanzia sull’esempio della sua applicazione, della sua determinazione e della mai stanca disposizione all’ascolto, al suggerimento, alla gratuita disponibilità del proprio sapere e delle proprie qualità”. Commozione a cordoglio per la scomparsa dell’onorevole ha manifestato anche l’onorevole Antonio Franchi, presidente provinciale dell’Anpi, che lo ha definito “uno dei figli migliori della nostra comunità”. Così Franchi ha ricordato il suo “collega”: “Alberto era un uomo pieno di energie. La sua umanità era fatta di dedizione assoluta agli ideali cristiani, di amore per la vita e per la società, che voleva sempre più giusta. Lascia un bene prezioso: il suo esempio di cittadino integerrimo, di politico onesto, di intellettuale, sempre fedele ai valori della Resistenza e della nostra Costituzione. Militavamo in schieramenti diversi e spesso contrapposti. Eppure eravamo legati da un profondo sentimento di stima, di rispetto reciproco e da una sincera e fraterna amicizia”. Così invece lo ricorda il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini: "Di lui mi ha colpito il modo di interpretare la politica: ovvero il suo fare garbato, sempre lontano dalle polemiche e disponibile al confronto. Aveva sempre uno approcio sereno ai problemi ed in lui prevaleva l’ottimismo e la serenità piuttosto che il tigno politico e l’astio nei confronti degli avversari politici. Aiardi era un vero democratico con il quale era difficile fare polemica politica perchè dimostrava sempre grande apertura e voglia di confrontarsi per risolvere ogni problema. La sua carriera politica, è stato quattro volte sottosegretario in altrattaneti governi, dimostra la sua capacità di essere al servizio del cittadino e della politica concreta. Da Presidente della Provincia di Teramo ricordo che feci il suo nome come Presidente del Consorzio Ceramico di Castelli. E fu grazie a lui che riuscimmo a rilanciare la grande tradizione ceramica e maiolica di Castelli che in quegli anni attarversava un periodo difficile. Notevole fu anche il suo apporto allo sviluppo economico della nostra Provincia: il finanziamento del 1 lotto della S.Nicolò-Garrufo fu un’idea di Aiardi. Aiardi resta un formidabile esempio di servitore dello Stato, un politico attento e corretto,  un uomo di grande cultura che tanto ha fatto per la nostra Provincia. La sua scomparsa non può che addolarci tutti e dopo la morte dell’onorevole Tancredi Antonio, lascia un ulteriore vuoto per i cittadini e per la classe politica teramana".