Tasse universitarie: Teramo finisce tra gli Atenei "fuorilegge"

TERAMO – Tasse universitarie: anche l’Ateneo teramano finisce nella lista nera delle 36 Università “fuorilegge”. E’ quanto emerge dall’ultima indagine dell’Udu, pubblicata oggi dal quotidiano “La Repubblica” e dall’Ansa, che ha stilato la classifica annuale degli Atenei che superano i parametri imposti dalla legge. In sostanza, secondo la normativa attuale, le Università non possono chiedere ai propri studenti più del 20% di quanto ricevano dallo Stato (Fondo di finanziamento ordinario) per gestire il proprio Ateneo. Secondo i dati del Miur, ripresi dall’Udu, il 55% delle università  italiane non rispettano la legge. I dati dell’indagine, relativi i bilanci preventivi del al 2011, disegnano una situazione peggiore del 2010, quando gli Atenei fuorilegge erano a quota 33. «Nonostante il ricorso al Tar vinto dall’Udu Pavia a novembre 2011, che condanna l’ateneo pavese a restituire quasi 2 milioni di euro a tutti gli studenti per tasse fuori legge, le università  italiane – spiega Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari – hanno continuato ad aumentare le tasse studentesche oltre il limite previsto dalla legge». L’Ateneo teramano è una new entry nella poco edificante classifica. Già a novembre scorso l’Udu aveva lanciato l’allarme: nel biennio 2011-2012 anche Teramo sarebbe finita tra gli Atenei fuorilegge, a causa dell’adeguamento della tassazione ai dati Istat con l’aumento, quindi, dell’ 1,5% per ogni studente, a cui vanno aggiunti i contributi specifici di 100 euro richiesti ad alcune facoltà per i laboratori. Se, infatti, nel 2010 le tasse richieste agli studenti non supervano il 19,9% del fondo ordinario, adesso si è arrivati al 20,6%. La notizia rappresenta un’altra "mazzata" per l’Ateneo teramano, già al centro di polemiche per il drastico calo di iscrizioni. Teramo resta comunque ben lontana dalla prima Università in classifica, Bergamo, in cui si sale al 41,7%. Spetta ora all’Udu decidere se ricorrere, anche per il caso di Teramo, al Tar. Per il momento, l’associazione studentesca ha un atteggiamento improntato alla prudenza. «Prima vogliamo attendere la chiusra definitiva del bilancio – afferma Monia Flammini, dell’Udu Teramo – poi decideremo il da farsi, di certo il dato aggregato, a livello nazionale, fa riflettere, anche perchè gli Atenei fuorilegge sono in aumento».