«L'interesse di Pompizi per l'Ateneo teramano? Arriva troppo tardi»

TERAMO – «Un interesse tardivo». Così il segretario provinciale dei Giovani democratici Matteo Sabini bolla l’intervento del Presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata Alberto Pompizi per le sorti dell’Università di Teramo, ed in particolare per il corso di laurea in “scienze del turismo e dell’organizzazione delle manifestazioni sportive”. «E’ apprezzabile: peccato se ne ricordi troppo tardi. Oppure ha dimenticato la delibera di giunta n. 34, approvata in data 11 maggio 2011, nella quale l’Unione ha stipulato una convenzione con la Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino per la costituzione del Sistema Turistico Locale, che accusa l’Unione dei Comuni di avere di fatto preferito una scuola ai un ateneo di un’altra regione, invece di puntare sulle proporste formative del territorio, come, ad esempio il corso di Scienze del turismo di Giulianova. «Inoltre – continua Sabini –  vista l’importanza assegnata dalla delibera al marketing territoriale, perché non pensare anche ad un coinvolgimento della Facoltà di Scienze della Comunicazione? Una simile convenzione sarebbe infatti servita a creare quell’integrazione e quella sinergia tra Università e territorio teramano di cui oggi tanto si parla. Eppure il Presidente Pompizi in questi giorni reclama il corso in scienze del turismo dell’Università di Teramo in Val Vibrata quando, appena un anno fa, ne ha ignorato l’esistenza». Sabini, da ex studente dell’Ateneo teramano,fa anche notare al presidente Pompizi che la dislocazione dei corsi sul territorio  «non è una mera questione di “sedi”, in quanto attorno ad esse vanno costruiti dei servizi, come trasporti, mensa, alloggi, che devono essere almeno dello stesso livello di quelli usufruiti dagli studenti della sede centrale. Per quanto prestigio un corso di un’università possa portare alla Val Vibrata, non è possibile costituire una “cattedrale del deserto” per una questione di lustro senza i servizi necessari: ciò porterebbe ad un peggioramento della condizione degli studenti e, in definitiva, ad un ulteriore danno nei confronti dell’Ateneo». Sabini annuncia anche che i Giovani democratici della Provincia di Teramo stanno elaborando un documento, che verrà presentato a breve, con delle proposte per migliorare i servizi offerti agli studenti dell’Ateneo teramano.