Il Consiglio comunale si spacca sullo "ius soli"

TERAMO – Lo “ius soli” spacca il Consiglio comunale. L’ordine del giorno proposto dal Pd infiamma, a sorpresa, l’assise pubblica. Una contrapposizione tanto accesa quanto apparentemente poco comprensibile su una proposta che il Pd sta portando avanti a livello nazionale e che ci si aspettava passasse senza particolari discussioni. In sostanza il Pd ha presentato una mozione con lo scopo di impegnare il Parlamento ad adottare  un’iniziativa di legge per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli degli stranieri nati sul suolo nazionale, facendo valere, quindi il principio dello ius soli, ossia dove si nasce, piuttosto che l’attuale ius sanguinis, ossia la nazionalità dei genitori. L’ordine è stato illustrato da Alberto Melarangelo (Pd).  La reazione di una parte del centrodestra è stata però decisamente inattesa: il consigliere del Pdl Franco Fracassa è intervenuto contestando l’ordine e motivando la sua posizione con argomentazioni che in fondo hanno poco a che fare con il diritto di cittadinanza, legate anche al problema della criminalità. Parole che hanno fatto insorgere Manola Di Pasquale (Pd) che ha esordito dicendo: «Mi vergogno di far parte di questo Consiglio comunale». Ed ecco accendersi la bagarre, che ha spinto il presidente del Consiglio comunale Angelo Puglia a dare uno stop ed indire una riunione dei capigruppo. Al ritorno in aula i toni non si sono placati, anche se il sindaco Maurizio Brucchi ha tentato di stemperare l’imbarazzante clima di contrapposizione con  la proposta di un Consiglio comunale ad hoc sul tema, così come era stato richiesta in precedenza (il 9 maggio) anche dall’Unicef, sottolineando inoltre la presenza di molti minori stranieri non accompagnati sul territorio teramano, che sono assistiti dal Comune. «In questo modo – ha detto il sindaco – potremo approvare un documento più ampio e condiviso». Niente da fare: Manola Di Pasquale ha quindi chiesto al Consiglio di approvare non l’ordine del giorno ma almeno il principio dello ius soli su cui si basava. La proposta, così come la mozione del Pd, è stata bocciata dal centrodestra, mentre il sindaco ha ribadito di voler convocare il Consiglio comunale specifico sul tema. Una discussione che suona quasi paradossale, mentre Teramo si prepara ad accogliere quasi 4 mila atleti in arrivo da ogni parte del mondo per la Coppa interamnia.