Strappo nella Lista Civica, Torelli pronto a lasciare

TERAMO – Sulla proposta di Roberto Canzio, di accantonare 100mila euro in bilancio per gli incentivi alle nuove imprese che assumono fino a 15 dipendenti, si è consumato lo strappo di Ezio Torelli con la Lista Civica. «In un gruppo si condividono le proposte, invece questa non la sento più casa mia. Peccato perchè l’esperienza civica è quella che più di altre permette di avvicinare i cittadini alla politica, ma in questo caso i membri che ne fanno parte non lo consentono». Non lascia spazio a dubbi Torelli che ha ribadito a chiare lettere di voler concludere la sua esperienza con il gruppo civico per entrare nel gruppo misto. Non appaiono superabili dunque gli attriti con il "collega" Canzio, di cui Torelli non aveva digerito la nomina a capogruppo, e men che meno i "personalismi" sulla proposta degli incentivi alle imprese, «presentata alla stampa prim’ancora che venisse condivisa con i componenti della lista civica». La proposta di Canzio dovrà adesso prendere forma in un regolamento dopo un passaggio in Commissione, ma Torelli si dichiara fortemente critico anche sui contenuti e lo ha esplicitato chiaramente nel suo intervento durante il Consiglio comunale, riunito per discutere del bilancio e dell’Imu. «Non sono le grandi imprese che vanno aiutate, ma va sostenuta la microeconomia che sta morendo o comunque tutte quelle piccole attività che creano occupazione sul capoluogo. Un opificio che nasce nel nucleo industriale – cita Torelli a esempio – non ha bisogno degli incentivi del Comune, anche perchè può avvalersi degli strumenti di sostegno messi a disposizione dalla Regione e dalla Provincia. Invece le somme che il Comune intende erogare possono costituire un’agevolazione importante per una piccola attività». Intanto se Torelli lascia i suoi, nuovi ingressi si prefigurano tra i banchi del consiglio comunale. Indiscrezioni vorrebbero Giuliano Ciccocelli (primo dei non eletti della Lista civica alle amministrative) al posto dell’assessore Mauro di Dalmazio intenzionato probabilmente a far maturare esperienza al giovane membro del suo gruppo e lasciargli la sedia da consigliere.