«L'Italia Futura si costruisce sul merito e sulle competenze»

TERAMO – «Ripartire dalla competenza, dai valori e dal merito per costruire una nuova classe dirigente in grado di ridurre in Abruzzo il distacco tra la società civile e il mondo della politica e delle istituzioni». Così si è presentata oggi Italia Futura Abruzzo, la declinazione territoriale dell’associazione nazionale presieduta da Luca Cordero di Montezemolo che oggi ha chiamato a raccolta a Pescara i sostenitori abruzzesi che hanno riempito l’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo. L’associazione si è costituita in Abruzzo ad aprile 2012 e può già contare sul sostegno di circa 1.500 tra iscritti e aderenti provenienti da tutto il territorio regionale e su quattro sedi provvisorie aperte a L’Aquila, Teramo, Pescara e Lanciano. A guidare il gruppo che ha aderito al nuovo movimento è Giulio Sottanelli, presidente della neo costituita Banca di credito cooperativo del Vomano. La presentazione ufficiale “Una nuova storia per gli abruzzesi” – moderata dal giornalista Rai Antimo Amore – ha visto la presenza del direttore nazionale dell’associazione Andrea Romano, il responsabile Sviluppo Territoriale Italia Futura Simone Perillo e il coordinatore nazionale Federico Vecchioni. «L’Italia non può chiudersi in difesa – ha detto Romano – ma deve aprirsi a tutte quelle forze della società che finora non sono state messe in condizione di dare il proprio contributo per la crescita del paese. D’altronde se l’Italia nel 2013 dovesse arrivare alle elezioni con le stesse formazioni politiche che sono ora in campo sarebbe davvero triste. Per questo stiamo costruendo una nostra proposta politica nel 2013». «L’attività di Italia Futura è iniziata nel 2009” ha spiegato Simone Perillo, il responsabile Sviluppo Territoriale “finora l’associazione si è costituita in 12 regioni e stiamo lavorando per avere una squadra in ogni angolo di Italia: è fondamentale oggi tagliare questo traguardo in Abruzzo perché qui più che altrove è necessario ricostruire un tessuto civico e politico ripartendo dalle istanze dei cittadini». E’ stato Sottanelli a presentare i 18 soci fondatori di Italia Futura Abruzzo: Cinzia Carbone, Ettore Cianchetti, Daniela D’Alessandro, Nicolino D’Alonzo, Massimo Della Rovere, Margherita Di Nicola, Paolino Di Felice, Gabriele Di Simone, Daniele di Valerio, Antonio Forlini, Annarita Forlini, Matteo Muscettola, Nicola Negri, Gaetanino Paolone, Alessandro Piccinino, Renato Piccioni, Sandra Rosini e Michele Salvi. «Si tratta di uno spaccato completo della società abruzzese – ha spiegato Sottanelli – sono tutte persone che lavorano, ci sono docenti universitari, medici, dipendenti pubblici e privati, c’è anche un precario, tutti hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze”. Riguardo allo spirito con cui Italia Futura si propone agli abruzzesi Sottanelli ha spiegato: “vogliamo partire dai valori che ultimamente sono stati offuscati dai cattivi esempi, e dalla competenza, dall’etica, dal rispetto per chi paga le tasse e non vuole sentirsi vessato o per chi ha studiato e vuole trovare una collocazione solo in base al merito». Rispetto ai temi di attualità regionale Sottanelli si è soffermato sull’Aquila che definendola “una grande occasione mancata, poteva essere il più grande cantiere d’Europa, tutto invece è fermo, senza capire di chi siano le responsabilità”. «Crediamo che l’Italia del 2013 abbia bisogno di una grande quantità di persone nuove e diverse – ha detto il coordinatore nazionale, Federico Vecchioni – ai cittadini va restituita la possibilità di scegliere: quello che registriamo tra la gente non è un sentimento di anti-politica ma di anti-partitocrazia. Noi di Italia Futura non stiamo selezionando la classe dirigente ma stiamo aggregando spontaneamente tante persone che hanno voglia di cambiare questo stato di cose».