TERAMO – Assistenza sanitaria regionale: l’onorevole Tommaso Ginoble (Pd) ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri , al ministro dell’Economia e delle Finanze e a quello della Salute sul «progressivo depotenziamento dell’Ospedale di Atri e sulla dubbia costituzionalità del programma operativo adottato dal Commissario ad acta, il Presidente della Regione Gianni Chiodi». Secondo Ginoble le decisioni assunte finora dalla Regione sull’ospedale di Atri sarebbero basate su un presupposto «molto probabilmente incostituzionale poiché in palese contrasto con gli articoli 3,24 e 117 della Costituzione». In particolare, Ginoble cita il taglio dei posti letto e delle unità operative complesse «che non ha contribuito al miglioramento del servizio, e ciò solo a scapito del diritto alla salute». Nell’interrogazione l’onorevole del Pd chiede quindi il Governo «quali iniziative intende intraprendere al fine di rimuovere un’anomalia normativa che colpisce la sola Regione Abruzzo a causa della legificazione degli atti commissariali già parzialmente annullati dal giudice amministrativo sul quale si fonda tutto l’impianto organizzativo delle aziende sanitarie regionali e quali iniziative il ministro alla Salute intende avviare per assicurare che sull’intero territorio regionale sia garantito il rispetto del diritto alla salute e vengano garantiti i livelli essenziali di assistenza».
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